È stato un racconto coinvolgente, emozionante, commovente, che ha tenuto desta l'attenzione del pubblico intervenuto presso la saletta conferenze della libreria Mandese di via Liguria a Taranto.
Teresa Di Mitri ha riportato alla memoria fatti di guerra, storie semplici della vita di famiglia, proponendo un punto di vista diretto su vicende ormai di molti decenni fa, avvenimenti sconosciuti perché la storia dei libri non ne parla e talvolta restano in vita solo grazie all'impegno di chi vuole conservare il ricordo, come i diretti protagonisti, e come il Dopolavoro Filellenico che di storie del genere va alla ricerca, per valorizzarle, per approfondire la conoscenza, per riproporle, nella convinzione che anche attraverso di esse si possa conservare la memoria delle proprie radici e della propria identità.
«Storie da Corfù con gli occhi di una bambina» è stato il titolo che Teresa ha voluto dare alla sua narrazione, per ricordare gli occhi della sua mamma bambina, strappata ad una terra nella quale era nata ma che la guerra, la politica, la diplomazia le avevano tolto.
Grazie anche a Paolo Simonetti per aver reso possibile la conversazione.
Di seguito la registrazione della conversazione e la galleria delle foto:
Questo video presenta un racconto emozionante di una donna che condivide le memorie d'infanzia di sua madre, originaria di Corfù con radici italiane, durante la Seconda Guerra Mondiale. Si focalizza sull'esperienza della sua famiglia come profughi, costretti a lasciare l'isola e affrontare difficoltà e perdite. La narrazione è arricchita da aneddoti personali, da fotografie d'epoca e dalla lettura di una poesia greca che evoca il legame con Corfù, sottolineando l'impatto duraturo di questi eventi traumatici sulla vita della madre e della famiglia, anche attraverso la presenza di un ricordo linguistico del greco.
L'evento include anche riflessioni sull'importanza di preservare queste piccole storie e un dibattito sulla possibilità di trasformare il racconto in un libro per un pubblico più ampio.
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