Nel mese di novembre 2025 nove alunni di diverse classi del liceo Quinto Ennio, sezione classica del Liceo Ferraris di Taranto, accompagnati da due docenti, sono stati protagonisti di un'esperienza scolastica di grande rilievo. Hanno partecipato ad un progetto Erasmus+ della durata di una settimana ospiti del Terzo Liceo Generale del capoluogo laconico.
Il particolare, i nove alunni sono stati ospitati in famiglia da altrettanti coetanei greci e dai rispettivi genitori, avendo così l'occasione di sperimentare un'esperienza nuova e coinvolgente, che ha permesso loro di seguire le lezioni scolastiche dei loro compagni di casa, di conoscere nuovi metodi didattici, affinando, nel contempo, le competenze linguistiche e conquistando nuove durature amicizie.
Nei prossimi mesi gli alunni ospitanti saranno a Taranto, ospiti a loro volta dei loro nuovi amici, per conoscere la realtà scolastica italiana e per visitare la città di Taranto che da sempre mantiene un saldo e sincero legame di amicizia con la terra spartana.
Di ritorno dall'esperienza, che è stata resa possibile anche dal sostegno concreto e dai rapporti di amicizia dell'associazione Dopolavoro Filellenica, alunni e docenti accompagnatori hanno voluto raccontare alla città l'esperienza, mettendo in particolare risalto l'ospitalità e la grande disponibilità manifestate dalla scuola, dalle famiglie, dalla comunità spartana in generale, nei confronti della rappresentanza scolastica tarantina.
La presentazione alla stampa e alle autorità cittadine si è tenuta nella biblioteca civica di Taranto "Pietro Acclavio".
I docenti accompagnatori, prof. Giancarlo Antonucci e Patrizia D'Elia, e gli alunni hanno insistito nel rilevare la fraterna e filiale amicizia manifestata in ogni momento dalla comunità spartana, mentre per il Comune di Taranto sono intervenuti il presidente del Consiglio Comunale, Gianni Liviano, l'assessore Francesco Cosa e il consigliere Mirko Di Bello, i quali nell'elogiare l'iniziativa del liceo, hanno espresso la volontà di completare il gemellaggio fra le due municipalità che era stato interrotto negli anni passati da altre amministrazioni civiche e hanno promesso sostegno concreto all'attività dell'associazione filellenica tarantina che opera da 17 anni e fa parte da tempo della Rete delle Associazioni Filelleniche Italiane.
Hanno voluto portare il loro saluto alla manifestazione e ai ragazzi anche i soci del Dopolavoro Filellenico (Daniela Rotondo, Marisa Terzulli, José Minervini) il segretario regionale aggiunto del sindacato di polizia SIAP, ispettore Pasquale Antonazzo e l'ispettore Antonio Giordano della segreteria regionale Siap nonché socio del Dopolavoro Filellenico.
All'incontro erano presenti gli organi di stampa, il blogger Max Perrini e il cronista fotografo Mino Lo Re che hanno raccontato la giornata:
Il servizio di Enzo Ferrari per Cittadella TV
Il servizio di Giovanna Calabrese per Studio 100 TV
L'articolo di Giovanna Calabrese per la Gazzetta del Mezzogiorno
Di seguito le foto di Daniela Rotondo, del Dopolavoro Filellenico:
Le foto di Mino Lo Re:
E, in conclusione il servizio fotografico e video di Max Perrini:
1. le foto:
2. i video:
L'intervento del consigliere comunale Mirko Di Bello:
Taranto e Sparta non sono solo un richiamo storico, ma una relazione viva, da coltivare e trasformare in opportunità reali.
Nel corso dell’incontro promosso dal Liceo Classico Quinto Ennio, dedicato all’esperienza Erasmus a Sparta, ho voluto condividere il senso della mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, che riconosce Taranto come città spartana e rilancia con forza il percorso del gemellaggio.
Partire dalle radici greche, dalla cultura e dalle tradizioni che ci appartengono, significa offrire alla città una chiave di lettura diversa, capace di guardare oltre i limiti che per troppo tempo hanno segnato il nostro racconto collettivo.
Il legame con Sparta può diventare motore di iniziative culturali, turismo lento, cammini identitari, scambi e progettualità condivise, costruite con continuità e visione.
Le istituzioni ci sono, la comunità spartana è pronta, i giovani dimostrano entusiasmo e consapevolezza.
Ora tocca a noi trasformare questo patrimonio in un percorso stabile e concreto, che unisca passato e futuro e restituisca a Taranto ciò che è sempre stata, una città forte delle proprie origini e capace di immaginare il domani.
Abbiamo scelto questa canzone perché in qualche modo ci rappresenta, anche se è una condizione piuttosto comune a molti nella nostra epoca. Anche noi quando dobbiamo riunirci, per un motivo o per l'altro, per impegni di uno o dell'altro, troviamo difficile se non impossibile incontrarci. Inoltre è cantata da un gruppo di bravi artisti affiatati che speriamo possano portare fortuna alla nostra associazione. Cliccandoquipossiamo trovare il testo e la traduzione in italiano