Intervista radiofonica a Radio Cittadella
venerdì 27 febbraio 2015
Servizio di Silvana Giuliano con intervista esclusiva a Francesco De Palo
Intervista radiofonica a Radio Cittadella
giovedì 26 febbraio 2015
lunedì 23 febbraio 2015
#Mondogreco - 'Greco eroe d'Europa' presentato a Taranto
Su Mondogreco la cronaca della serata dello stesso Francesco De Palo
#Mondogreco - 'Greco eroe d'Europa' presentato a Taranto
#Mondogreco - 'Greco eroe d'Europa' presentato a Taranto
sabato 21 febbraio 2015
Recensione al libro Greco, Eroe d'Europa
“Greco
Eroe d’Europa”
è un libro-testimonianza redatto con competenza e sensibilità da
Francesco De Palo nel periodo topico dei disastri scaturiti dalla
consapevolezza del default
ellenico.
Pubblicato da Albeggi Edizioni nel 2014, dallo scorso anno ha
rispettato un nutrito calendario di presentazioni, inaugurato a Roma
nel Centro Studi Americano. Spiccano le tappe di Atene (presso il
Ministero dell’Informazione) e di Milano, mentre in Puglia è già
stato illustrato ufficialmente a Bari ed a Brindisi.
“Greco
Eroe d’Europa”
rintraccia la sua genesi nell’esperienza che l’autore vive e
matura in terra ellenica due anni prima, in quel 2012 che ha sancito
l’applicazione delle severe norme imposte dall’Unione Europea
attraverso la Troika e quel suo memorandum “lacrime
e sangue”,
destabilizzando in maniera drammatica la già precaria situazione
gestionale e sociale della Grecia stessa, in tutti i suoi settori di
vita. Si tratta di un pamphlet,
quindi un “breve saggio”, che rispetta i criteri dell’agilità
stilistica e della fruibilità: scorrevole nella lettura, quindi, ma
anche educativo, chiaro nella spiegazione dei tecnicismi (siano essi
di matrice burocratica, giuridica, economica), esplicativo circa la
narrazione degli eventi che fungono da substrato essenziale e
propedeutico alla comprensione, o allo studio, delle strategie che
l’attuale governo ellenico, capitanato dal neo premier, l’homo
novus
Alexis Tsipras fresco di alloro dalle urne, e dal suo collaboratore
più carismatico, il Ministro delle Finanze Ioannis Varoufakis, sta
adottando nell’arena dell’Eurogruppo, sfidando con proposte
originali lo scetticismo di Berlino, circa la razionalizzazione di un
debito che non può essere estinto dalle casse greche.
“Greco
Eroe d’Europa” consta
di una struttura tripartita: l’Autore ha operato direttamente sul
campo, raccogliendo ed appurando le fonti, rispettando così la
precisa missione deontologica del giornalista che ricostruisce e
narra i fatti oggettivamente, analizzandone i dettagli con
obiettività, eppure risulta emotivamente partecipe nella denuncia di
un disagio di proporzioni enormi.
La
stesura incessante che risiede nella prima, corposa parte del libro
coincide con la rivelazione di un “fallimento”,
quello della Grecia appunto, tecnicamente non ufficializzato ma
vigente. Lo scenario descritto dall’Autore è preoccupante e
soffoca in una morsa l’intera popolazione: impossibile non
lasciarsi coinvolgere, anche commuovere, dal racconto delle
condizioni disastrose in cui versa il ceto medio ellenico,
trasformato nella casta dei “nuovi
poveri”.
Conseguenza estrema di un’amministrazione pessima delle risorse, ma
anche di una superficialità inconcepibile adottata nei piani alti
(il riferimento alla mancata lettura di tutte le quattrocento pagine
del memorandum prima della sua approvazione in Parlamento è
sintomatica). L’Europa crea disservizi, non funziona, riduce al
collasso la Madre Patria Greca e mette in discussione il ruolo del
Mesogheios, innescando in modo rischioso un senso di apatia,
contraltare alle urla di disperazione
della gente nei confronti di un immobilismo insano, di una
“soluzione”
che stenta ad arrivare, e che invece dovrebbe continuare a sottendere
al significato stesso della parola “crisi”,
etimologicamente ereditata dal greco antico. Un crescendo di
situazioni allarmanti, quello descritto dall’Autore: tagli drastici
che minano alla stabilità della popolazione ed al rispetto dei
propri diritti, tassazioni esasperate che sconvolgono il sistema ed i
suoi protagonisti. I greci perdono il lavoro, maturano salari
inconsistenti, la disoccupazione aumenta vertiginosamente.
L’esasperazione ha condotto alle proteste in piazza come ai
suicidi, mentre lo iato con la classe imprenditoriale, dedita ad
accaparrarsi testate giornalistiche, emittenti e società di calcio
fra le più blasonate del Paese, è solcato prepotentemente. Gli
ospedali non garantiscono le cure, i pazienti sono costretti alla
rinuncia delle stesse, i farmaci scarseggiano, i bambini sono
denutriti e l’intervento delle ONG diventa fondamentale. Nel
vortice di numeri, di spread e di crisi del mercato, s’incastonano
figure che, al fine di non smarrire la dignità a margine di una
condotta di vita agiata ormai interrotta, compongono file silenziose
dinanzi ai ristoranti, per beneficiare di un cestino di cibo, lo
stesso che altri chiedono alle mense della Caritas, o che addirittura
cercano rovistando nei cassonetti. La culla della civiltà e della
cultura è umiliata: l’Autore, nell’immedesimazione esercitata
nella composizione del suo “diario di bordo”, non dimentica lo
scandalo che ha coinvolto la classe giornalistica, privata della
libertà d’informazione. Esamina poi, scevro da alcuna forma di
pregiudizio, il potere ammaliante esercitato dalle correnti
estremistiche, sia essa Syriza o Chrisì Avghì (Alba Dorata), con la
sua visione esclusivistica e nazionalistica.
La
seconda parte del libro
stempera le tensioni implicitamente metabolizzate nel lungo prologo.
Il gusto dell’inchiesta filtra attraverso due approfondite ed
interessanti interviste: in primis, il colloquio con Kostas
Vaxevànis, giornalista greco noto per aver pubblicato i nomi degli
illustri evasori fiscali ellenici contenuti nella lista Lagarde,
azione che gli è costata l’arresto. Successivamente, la
chiacchierata con lo scrittore Petros Màrkaris, il “Camilleri
greco”, nell’analisi del suo personaggio più famoso, il
commissario Charitos.
Una
serie di racconti intrisi di positività, legati a personaggi
emblematici di quell’orgoglioso senso di appartenenza che
contraddistingue da sempre il popolo greco introduce la terza
ed ultima parte del testo.
Che coincide con un inno alla speranza, un messaggio alla
riacquisizione di una mentalità sublime, avvezza ad esaltare e
recuperare i valori della cultura, della sinergia delle varie
intellighenzie, delle idee, analizzando il passato nella crisi
presente, affinché si possano creare le premesse e le fondamenta per
un futuro maggiormente rassicurante. L’Autore si concede una vera e
propria digressione
storica,
perché è la Storia a dover essere identificata quale giusto punto
di riferimento per lo smarrimento della popolazione ellenica e non
solo. L’Autore rivendica la riaffermazione della “mediterraneità”,
del ruolo che le genti del Mediterraneo devono assolutamente
recuperare per imporsi nella cosiddetta eurozona. Il celebre episodio
delle Termopili,
delle “porte di fuoco”, diventa così una vera e propria
metafora:
quella dello spirito di reazione ecumenica che i greci riuscirono ad
esprimere e che devono replicare nell’eccezionalità del momento
attuale. De Palo evoca Erodoto per ricordare l’alleanza solida
promossa fra le poleis,
compatte nel contrastare l’incombente pericolo persiano. Dalle
strategie militaresche studiate da Temistocle avverse l’avanzata di
Serse, sino al tradimento di Efialte ed al sacrificio mai vano dei
Trecento di Leonida: il luogo delle Termopili, che conserva una sorta
di culto della figura del sovrano e condottiero spartano, è
qualificato dall’Autore come simbolico
ed ispiratore
dell’Unione Europea. Lì, dopo la battaglia, furono infatti
costituite le Amfiktionìes, primo tentativo di organizzazione e di
rispetto fra molteplici poleis. Un esempio di un’attualità
disarmante, al quale l’Autore affida i suoi pensieri conclusivi. E,
probabilmente, considerate le sue recenti opere di cronaca, anche un
volàno per la composizione di un nuovo elaborato.
Alessandra
Carpino per
il
venerdì 20 febbraio 2015
giovedì 19 febbraio 2015
mercoledì 18 febbraio 2015
martedì 17 febbraio 2015
lunedì 16 febbraio 2015
'GRECO. EROE D’EUROPA': FRANCESCO DE PALO PRESENTA IL SUO LIBRO A TARANTO
'GRECO. EROE D’EUROPA': FRANCESCO DE PALO PRESENTA IL SUO LIBRO A TARANTO
Articolo di Lino Patruno su AISE (Agenzia Internazionale di Stampa Estero)
Articolo di Lino Patruno su AISE (Agenzia Internazionale di Stampa Estero)
giovedì 12 febbraio 2015
“Perché greco è l’Eroe d’Europa?” - Incontro col giornalista Francesco De Palo
L’evento,
organizzato dal Dopolavoro Filellenico,
è
in programma giovedì 19 febbraio a Taranto
L’indomabile
spirito ellenico. Da culla della civiltà e della cultura, ad icona
della riaffermazione del valore della mediterraneità in Europa. Il
fenomeno Grecia, tra dramma e desiderio di riscatto, è in piena fase
evolutiva, sta catalizzando un’attenzione ecumenica ed eclettica in
ogni settore, e risulta tutto da scoprire e da studiare. La genesi è
in quella crisi, drastica e dolorosa, che ha destabilizzato la
popolazione di un Paese, l’Ellade appunto, certificata dalle severe
normative imposte dall’Unione Europea attraverso l’applicazione
della Troika e del suo memorandum: una nazione al collasso, quasi
tecnicamente “fallita”, nevroticamente interpretata dai
cittadini, privati del loro lavoro, depauperati dei propri introiti e
dei propri diritti, ma mai prostrati alla perdita della dignità.
Nell’etimologia della parola “crisi”, si sottende alla ricerca
della “corretta soluzione”: sarà stata indovinata dal popolo
ellenico attuale, nella scelta elettorale che ha promosso l’homo
novus
Alexis Tsipras, da poche settimane alla guida del Governo? Entusiasmo
nelle piazze, curiosità estere ma anche timori nutriti nella
cosiddetta eurozona: riuscirà il carismatico binomio composto dal
Premier Tsipras e dal suo Ministro delle Finanze Ioannis Varoufakis a
contrastare lo scetticismo di Berlino, a convincere l’intera UE
sull’innovativa proposta di razionalizzazione di quel debito,
amara eredità di scandali e sprechi, che ha attanagliato il popolo
greco nella disperazione di questi ultimi anni? Propedeutico ad
illustrare peculiarità ed originalità degli scenari che stanno
schiudendosi in ambito europeo, sarà l’incontro, organizzato dal
Dopolavoro
Filellenico di Taranto,
associazione culturale appassionata divulgatrice di lingua e civiltà
greca moderna presieduta da Giancarlo Antonucci, con il giornalista Francesco
De Palo,
profondo conoscitore della realtà politica, economica e sociale
della nazione ellenica. Patrocinato dal Consolato
Onorario di Grecia in Puglia, l’evento
avrà luogo il prossimo giovedì
19 febbraio,
dalle ore 17.30,
presso l’Aula Magna del Liceo
Classico “Quinto Ennio”,
sito in via Abruzzo n.13 a Taranto. Una conversazione che nasce dalla
presentazione ufficiale, anche nel capoluogo ionico, di “Greco
Eroe d’Europa”,
libro-testimonianza redatto con competenza e sensibilità da
Francesco De Palo nel periodo topico dei disastri scaturiti dalla
consapevolezza del default
ellenico.
Un pamphlet educativo e chiaro sotto il profilo dei tecnicismi,
scorrevole nella lettura ed esplicativo, ma anche impreziosito da
interviste a personaggi di calibro ed attestati dell’anima di una
Madre Patria che non ha assolutamente intenzione di smarrire il
proprio ruolo privilegiato dalla Storia. Anzi: intende
riappropriarsene, risollevandosi dalla brusca caduta, come fiera
consuetudine registrata nei secoli insegna. Un elaborato concepito
“sul campo”, “Greco Eroe d’Europa”, pubblicato da Albeggi
Edizioni nel 2014: prologo essenziale per la narrazione che il suo
autore, Francesco De Palo, offrirà alla platea, di ritorno da Atene,
capitale ellenica nella quale è stato inviato dalle testate di sua
pertinenza per analizzare ogni dettaglio del recente esito delle
urne, che ha confermato l’ascendente dei movimenti “estremistici”
sulle speranze e sulla rabbia dei cittadini greci, premiando i
radicali di sinistra di Syriza, ma non lasciando nemmeno tramontare
l’Alba Dorata. Originario di Bari, laureato in Giurisprudenza,
Francesco De Palo è giornalista freelance e collaboratore, in
materia di politica, cultura e Mediterraneo, per Il Fatto Quotidiano,
Il Giornale, la Rivista Il Mulino, Formiche, Air Press. E’
direttore responsabile del magazine Mondogreco (omonimo
dell’associazione di cultura ellenica) e del mensile “Prima di
tutto italiani”. Addetto alla comunicazione per il CTIM (Comitato
Tricolore per gli Italiani nel Mondo),
membro
onorario della Società di Studi Cipriologici di Nicosia, oltre di
“Greco Eroe d’Europa”, vincitore dell’Alexandria Scriptori
Festival 2014, Francesco De Palo è autore anche di “Onde-Diario di
un immigrato”, racconto sul complicato concetto dello “ius soli”,
edito da Aletti nel 2011. Una delle sue indagini pubblicate sul
Fatto.it è stata messa agli atti del Parlamento Ellenico nell'ambito
della commissione d'inchiesta sulla lista Lagarde.
giovedì 5 febbraio 2015
Vino in Magna Grecia con Silvana
Prosegue a Policoro la serie delle relazioni su I Vini della Magna Grecia della giornalista e sommelier Silvana Giuliano per conto del Dopolavoro Filellenico.
Questa sera, giovedì 5 febbraio 2015, Silvana e il Dopolavoro Filellenico, insieme con Francesco Silvestri e Pina Mazza dell'associazione Il Corifeo di Massafra che hanno ideato il progetto, saranno ospiti dell'associazione Federico II di Policoro dove alle 19,00 sarà tenuta la relazione.
Questa sera, giovedì 5 febbraio 2015, Silvana e il Dopolavoro Filellenico, insieme con Francesco Silvestri e Pina Mazza dell'associazione Il Corifeo di Massafra che hanno ideato il progetto, saranno ospiti dell'associazione Federico II di Policoro dove alle 19,00 sarà tenuta la relazione.
Silvana durante la prima presentazione a Massafra
domenica 1 febbraio 2015
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LA CANZONE DEL GRUPPO - ΚΑΠΟΥ ΘΑ ΣΥΝΑΝΤΗΘΟΥΜΕ
Abbiamo scelto questa canzone perché in qualche modo ci rappresenta, anche se è una condizione piuttosto comune a molti nella nostra epoca. Anche noi quando dobbiamo riunirci, per un motivo o per l'altro, per impegni di uno o dell'altro, troviamo difficile se non impossibile incontrarci. Inoltre è cantata da un gruppo di bravi artisti affiatati che speriamo possano portare fortuna alla nostra associazione. Cliccando
qui possiamo trovare il testo e la traduzione in italiano