giovedì 24 settembre 2015

Borsa di Studio al Convegno della Magna Grecia

Anche quest'anno, per la quarta volta dal 2012, il Dopolavoro Filellenico ha deciso di devolvere una borsa di studio per uno studente o studioso greco che partecipi alla LV edizione del Convegno Internazionale di Storia ed Archeologia della Magna Grecia. Per la prima volta, a differenza degli altri anni, il contributo di 300,00 € sarà assegnato ad un greco o greca, così come espressamente richiesto dalla delibera del Consiglio Direttivo.
La somma è stata consegnata alla segreteria dell'Istituto nel primo giorno di convegno, così come attesta la ricevuta che segue:

 

domenica 20 settembre 2015

Votazioni in Grecia. Il punto di Spyros Metaxas

I Greci tornano oggi alle urne per prendere una ulteriore importante decisione, in pochi mesi, sul proprio futuro.  Dalla nostra socia giornalista free lance Alessandra Carpino, in questi giorni ad Atene per seguire le elezioni, riceviamo questa intervista reportage in esclusiva per il Dopolavoro Filellenico al giornalista, socio onorario della nostra associazione, Spyros Metaxas.

 
Il leader di ΣΥΡΙΖΑ, Alexis Tsipras



ATENE - Dall’essenzialità dell’altera pars per favorire la prevalenza di un’idea e di un progetto, alla visione positivistica del “ricatto” per sollecitare l’antagonista ad un duello leale e proficuo, sino ad un’immagine di un popolo ellenico “fobico”, in netta contrapposizione a quell’orgoglio stimato ovunque e soprattutto nel nostro Paese. In fondo, “Polemos è padre di tutte le Cose”, ed in Grecia ne sono consapevoli, il concetto è insito nel loro antico substrato culturale e sociale. Direttamente da Atene, una reiterata vigilia elettorale, un’attesa osmotica tra disillusione e speranza in una calda domenica, quella della quinta tornata alle urne in un solo anno, soprattutto dopo l’originalità dirompente e vittoriosa offerta dal referendum di luglio, e la conseguente metabolizzazione della razionale e dicotomica soluzione offerta al tavolo delle trattative dall’Eurogruppo ad Alexis Tsipras. Premier ellenico dimissionario che stasera cerca la riconferma. Persona pulita, umile, ammirata da SPYROS METAXAS, eccellente professionista del giornalismo in Grecia e nel mondo. Ecco le sue dichiarazioni in merito alla stretta attualità, un primo prologo della nostra lunga ed eclettica chiacchierata, in questa mia personale ed entusiasmante esperienza fra le anime elleniche. 
“Da cinque anni siamo entrati in una crisi economica, cioè lavoriamo e prendiamo prestiti per pagare gli interessi ai creditori. La Germania dalla crisi economica ellenica ha guadagnato settanta miliardi di euro. Una grande parte del popolo è stata convinta che la strada dell’Europa e della moneta, dell’euro appunto, sia unica. Non credo sia così. L’Italia deve una quantità maggiore di soldi rispetto alla nostra e non ha alcun problema, perché esiste l’altera pars: quando il vostro Primo Ministro si reca a Bruxelles, esiste un Berlusconi che invoca l’uscita dall’Eurozona. Qui siamo tutti yesmen. La sinistra che ha governato per sette mesi nella nostra Nazione ha riscontrato molti ostacoli da parte dei cosiddetti centroeuropei, affinché il fenomeno non si divulgasse in Spagna o in Portogallo, entrambi prossimi alle elezioni. Un esempio affinché la “vera sinistra” fosse ostracizzata anche nelle previsioni italiane. Qualora la sinistra ellenica di Syriza dovesse essere battuta, non se ne parlerà più in Europa, poiché gli antagonisti sono riusciti a “diffamarla”. 
E’ importante rimanere nell’euro però fare anche “il ricatto”: è necessario rivedere e diminuire il debito. Se la sinistra fosse battuta in Grecia, lo sarebbe in tutta l’Europa. Non se ne parlerebbe più nei prossimi cinquant’anni. 
Col terzo memorandum, terzo “accordo” coi creditori, sono state introdotte rinnovate diminuzioni di stipendi, pensioni, così come aumenti di tasse: Alexis Tsipras è stato “trascinato” nel firmarlo, ma assicura un successivo passo per la negoziazione dello stesso. E’ la possibilità insita nella rielezione del nostro giovane Primo Ministro. 
Nel corso della lunga notte di Bruxelles, dopo la perentoria vittoria del “no” (OXI) al referendum, i rappresentanti dell’Eurogruppo l’hanno convinto a firmare. L’atto è stato presentato come una sorta di “via senza uscita”. Alexis Tsipras non ha beneficiato della suddetta “altera pars”, quindi di uno strumento di “ricatto”, di reazione immediata ai tentativi provocatori. Tutti erano d’accordo contro lui. Ma “l’altra parte” è indispensabile e propedeutica nelle scelte, poiché consente di innescare il dubbio, di ottenere diversi e maggiori vantaggi. Ecco, questo in Grecia non c’era. Un certo Varoufakis avrebbe potuto muoversi in controtendenza ed in modo originale e decisionista, ma gli avversari hanno fatto di tutto per cacciarlo via. Si tratta di dimissioni indotte: Iannis Varoufakis non è mai andato contro Alexis Tsipras. E’ stata una condizione imposta da Angela Merkel e dai suoi alleati. Varoufakis è un grande professore, un cervellone in economia, insegna la “teoria dei giochi”. I titoli conseguiti all’estero erano importanti, ma la reazione dell’ex ministro alle indagini sul suo curriculum è stata obbligatoriamente esagerata, affinché fosse allontanato dal tavolo delle trattative. Probabilmente adesso Varoufakis diventerà consigliere di Corbyn in Inghilterra. 
La Presidente della nostra Camera, Zoe Kostantopoulou, anche lei dimissionaria, è un’avvocatessa molto esperta, studi perfetti, curriculum vitae ricco, voleva attuare alcune contromisure come il mutuo che la Germania ha preso dal popolo ellenico durante l’occupazione e che non ha restituito, la ricostruzione finalizzata ad un introito di trecentocinquanta miliardi. La sua prima intuizione in Parlamento è stata quella di organizzare una commissione che esaminasse tale questione: la conclusione logica era che la Germania dovesse pagare. Zoi Kostantopoulou è stata criticata vergognosamente, anche sul piano della sua intimità sentimentale. Ora opera in una fazione opposta.
L’Europa “Unita” dovrebbe basarsi sulla solidarietà fra i Paesi: ma dov’è? Questa è la difficoltà della Grecia. E’ probabile un ritorno alla destra: anche se Syriza conquistasse il primato dei consensi, non esiste un numero sufficiente di partiti per comporre i 151 seggi. Esiste il rischio che i coalizzati Greci Indipendenti del leader Kammenos (ANEL) non entrino in Parlamento, ma non basterebbero. Secondo la nostra legge, il primo partito viene dotato con cinquanta seggi. Invece, qualora Nea Dimokratia vincesse, si vocifera che aspiri ad una sinergia, ad una coalizione nuova proprio con Syriza.
Vige una confusione non trascurabile. Io penso che il popolo greco sia scoraggiato. A contribuire a tale stato d’animo sono stati anche i media, compresi molti miei colleghi. Il popolo greco è un popolo fobico. Se fosse successa la stessa cosa in Italia o in Francia, la reazione sarebbe stata più feroce. Il popolo greco è lodato per la sua dignità e per il suo orgoglio? Indiscutibile, ma spesso è mera “apparenza”. 
Alexis Tsipras non è stato esente da sbagli, quelli li commettiamo tutti. Forse è stato ricattato dall’atteggiamento dell’Eurozona, forse è stato diffamato, forse è stato etichettato come “traditore” dalla popolazione greca, ma credo che sia presto per abdicare dal ruolo. Deve resistere. Magari la gente si svegliasse ed optasse per il cosiddetto “male minore”: nel bivio dei loro pensieri, il prescelto potrebbe essere ancora Tsipras. Conosco personalmente Alexis: è un ragazzo che ha studiato profondamente al Politecnico, ammiro molto coloro che conoscono la matematica. Da giovanissimo era attivo nelle politiche scolastiche e poi universitarie. E’ una persona che mi convince, è una persona onesta, è sicuro che lo sia, posso metterci la firma. E’ un ragazzo umile. Ho parlato con molti rappresentanti stranieri, e mai ho sentito per un uomo politico greco tante buone parole. Peccato che molti siano saliti sul carro del vincitore e successivamente si siano defilati. 
Alba Dorata? Non doveva esistere. In una democrazia europea, è un pericolo: nel senso che riesce a convincere le persone, ma è una minaccia, poiché sogna il nazismo, Papadopoulo, però il sistema politico permette a tale partito di esistere. Il popolo, animato da un sentimento di nazionalismo ed adirato dagli errori commessi dalla democrazia, s’interroga spesso sulla bontà di una dittatura. Chrisì Avghì è nata dalla disillusione ed è accettata con l’intero suo simbolismo: vivono nei miti e riescono a divulgarli. Uno di questi allude al precedente sistema dittatoriale greco che non ha lasciato debiti. Eppure il debito nazionale nel ’64 ammontava a quattordici miliardi di dracme, coi Colonnelli al potere è accresciuto a 104. A tale movimento di estrema destra è stato suggerito di “non nominare” tale situazione e tali cifre, in modo da raccogliere un numero superiore di consensi. 
 
 
 

Alessandra Carpino 
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SPYROS METAXAS

 
SPYROS E ALESSANDRA




venerdì 18 settembre 2015

Il premio Satyrion per l'Archeologia

Nel castello Muscettola di Leporano, in provincia di Taranto, Mario Lazzarini, consigliere del Dopolavoro Filellenico e componente della giuria del Premio Satyrion per l'Archeologia, ha consegnato il riconoscimento dei Clari Viri alla dott.ssa Antonietta Dell'Aglio, funzionaria della Soprintendenza Archeologica della Puglia e direttrice uscente del MarTa, nell'ambito del Premio Satyrion per l'archeologia, quest'anno assegnato alla prof.ssa Raffaella Cassano.


 

martedì 1 settembre 2015

Le donne di Augusto

La nostra socia José Minervini, sarà protagonista giovedì 3 settembre dell'Incontro con Le donne di Augusto promosso dalla sezione tarantina degli Amici dei Musei presieduta da Anna Paola Petrone Albanese. L'incontro, al quale interverranno anche la giornalista Marisa Ranieri Panetta e la prof.ssa Vittoria Tomassetti, si terrà alle ore 18,00 nella sala conferenze del Museo Nazionale di Taranto.
Docente nei licei, giornalista e poetessa, Josè Minervini ha dedicato alle donne di Augusto alcune delle sue più belle poesie.







LA CANZONE DEL GRUPPO - ΚΑΠΟΥ ΘΑ ΣΥΝΑΝΤΗΘΟΥΜΕ

Abbiamo scelto questa canzone perché in qualche modo ci rappresenta, anche se è una condizione piuttosto comune a molti nella nostra epoca. Anche noi quando dobbiamo riunirci, per un motivo o per l'altro, per impegni di uno o dell'altro, troviamo difficile se non impossibile incontrarci. Inoltre è cantata da un gruppo di bravi artisti affiatati che speriamo possano portare fortuna alla nostra associazione. Cliccando qui possiamo trovare il testo e la traduzione in italiano