18 luglio 2023
Buongiorno al gruppo da Igoumenitsa!
E quale insegna poteva essere più adatta, per il compleanno di Babì, di questa col suo cognome?
In realtà il cognome Bellos per le donne è Bellu (come la mia amata Sotirìa Bellou, cantante eccezionale), ma siamo lì.
Auguri, Babì!
È un panificio in cui abbiamo fatto colazione con una pita (di quelle a chiocciola) di sfoglia del tipo "paesano", cioè lievemente spessa, ripiena di porri e spinaci.
Nell'augurarvi buonanotte da Iànnina, vi mostro questa novità che abbiamo trovato stamattina a Igoumenitsa:
A sinistra, l'edificio bianco è il municipio. Il murale, opera di Leonidas Giannakopoulos, è stato dipinto sul palazzo adiacente ed è stato inaugurato da pochi giorni, a giugno.
Rappresenta Odisseo.
Il remo è il riferimento alle indicazioni che, secondo il mito, ricevette per difendersi dalla probabile vendetta dei parenti dei Proci: sarebbe dovuto andare lì dove un remo non fosse conosciuto. Il luogo sarebbe proprio la Tesprozia.
Le ninfee sono quelle della palude di Kalodiki, sempre in Tesprozia.
19 luglio 2023
Un saluto al gruppo dal Museo Archeologico di Iànnina!
Siamo sul Lungolago, siamo usciti da poco dal museo.
Eccomi davanti all'esposizione delle lamine dell'Oracolo di Dodona.
Durante la conferenza sull'Epiro organizzata dalla Società Filellenica Italiana a cui la nostra delegazione ha partecipato a Cava de'Tirreni, il relatore, prof. Luigi Vecchio si è soffermato su alcune domande rivolte dai fedeli agli dei
Una in particolare riguardava la richiesta del consiglio se fosse opportuno o no diventare cittadino di Taranto per un abitante di Eraclea.
La lamina è questa, una delle meno leggibili:
In foto si vede ancora meno.
La didascalia in greco e in inglese.
Sopra alla vetrina scorre un video in cui, mentre vengono evidenziati i caratteri di alcune laminette, contemporaneamente la domanda viene pronunciata in greco moderno da lettori.
Mancavamo da questo museo da prima della ristrutturazione, che è durata dal 2003 al 2008, perché c'era sempre tanto altro da visitare.
La conferenza a Cava ci ha ispirato a tornarci, finalmente.
Evidenziare con la luminosità i caratteri delle lamine di piombo permette di leggere perché naturalmente l'immagine è anche ingrandita a misura di schermo televisivo.
Le lamine, e soprattutto i caratteri, sono così piccoli!
Quante domande da parte di questi antichi fratelli, quanti argomenti, che tenerezza!
20 luglio 2023
Il traghetto per l'isola, le montagne, le paperelle...
Oggi mancano solo i cigni.
La temperatura è scesa un po'.
Sulla riva del lago si sta benissimo, grazie al venticello dolce.
La cura dei bar poi, non si smentisce.
Un'intera bottiglia d'acqua a disposizione per due ancora prima di ordinare (ogni volta, a proposito dell'acqua, tornano in mente le parole di Henry Miller ne "Il Colosso di Maroussi") e biscottini arancia e cannella per accompagnare il caffè. Il tutto sempre condito da scambi di battute e notizie.
21 luglio 2023
Più fredda dell'acqua di frigorifero.
Siamo a Mètsovo.
Insomma, ogni volta qui ti innamori del luogo. Giancarlo, bagnandosi i polsi, è rabbrividito!
Per me sono nostalgie, e mi rende felice il poter tornare in certi luoghi, sempre
con la speranza che si possa concretizzare a Taranto una serata conviviale, come Paola auspicava, poiché per ora non mi sembra facile un viaggio di gruppo.
Del resto, in passato ci siamo riusciti: di ritorno dal viaggio del 2011 organizzammo a Saturo la visione del film "Topkapi" ( Kavala e Costantinopoli/Istanbul, città in cui si svolge l'azione del film, erano state fra le tappe del viaggio appena compiuto) e cena coi partecipanti al viaggio, inclusi alcuni che non erano neanche soci.
Ora tutto è più complicato, perché non abbiamo più la villa a Saturo, ma cercheremo di farci venire qualche idea.
Gli arrosti si potrebbero ordinare nelle bracerie che ora da noi si stanno affermando sempre di più, potremmo vedere immagini di viaggio oppure un film in tema. In un'altra occasione, precedentemente, nella villa dei miei suoceri, avevamo parlato di vari argomenti, basandoci sulle foto di un altro viaggio. Quella volta fu un viaggio solo nostro e non del gruppo. Poi andammo a cenare in un agriturismo. Parlai della tradizionale lavorazione dei metalli, soprattutto dell'argento, del Ponte Rio - Antirìo, allora nuovo, dei negozi di komboloi.
Però la serata si svolse a San Pietro in Bevagna, che è proprio lontano da Taranto e non facilmente raggiungibile da tutti.
Infatti ripetemmo quella iniziativa in città, per chi non era potuto venire, ospiti di Teresa (Bosco) nella sede dell'Alliance.
Insomma, ci manca una "base" e dobbiamo trovarla.
22 luglio 2023
Un saluto serale al gruppo!
Oggi abbiamo viaggiato da Iànnina ad Atene.
Siamo partiti piuttosto tardi e siamo arrivati in serata.
Vi scrivo dopo una lunga camminata che è servita per sgranchirci.
Voglio raccontarvi perché siamo partiti tardi: come avevo raccontato a qualcuno prima di partire, in Epiro dormiamo sempre in un piccolo paese a pochi chilometri da Iànnina, Pèrama, conosciuto per le grandi grotte omonime che sono proprio al centro dell'abitato e per la lavorazione dei metalli, elemento comune a altri luoghi epiroti.
Abbiamo trascorso tutte le mattine e le sera fuori dal paese, ma avevamo fatto un salto al negozio di una signora da cui avevamo comprato, negli anni scorsi, alcuni pezzi d'argento, per fare due chiacchiere.
Non abbiamo trovato più il negozio e i vicini ci hanno raccontato che si è messa in pensione.
I servizi segreti del paese sono allora entrati subito in azione e la nostra padrona di casa il giorno dopo ci ha avvisato che la signora Vula, sapendo che eravamo passati dal suo ex negozio, ci aveva cercati, ma noi eravamo a Iànnina.
Il giorno dopo ancora è successo di nuovo, era passata e noi eravamo a Mètsovo e poi a Iànnina.
Stamattina è venuta prestissimo, ci stavamo preparando per partire, e dopo baci e abbracci ci ha portato a forza all'albergo - bar del figlio, vicinissimo a noi, per offrirci il caffè.
Ha "invitato" anche la nostra padrona di casa, insistendo tantissimo.
Ci fatto visitare l'albergo del figlio, nuovissimo e molto elegante, poi ci ha voluto per forza regalare una maglia col logo della taverna - macelleria della figlia, che è in un altro paese.
Poi, quando la nostra padrona di casa si è allontanata un momento, mi ha detto sottovoce: «Se al ritorno prima di imbarcarvi ripassate da qua, mi raccomando, dovete andare di nuovo a dormire dalla signora! Non voglio che in paese possano pensare che le rubo i clienti!» ❤
Insomma, i nostri piani sono stati scombinati, abbiamo fatto tardi, ma che bella mattinata!
La bionda è la signora del negozio, la bruna la padrona di casa.
Che meraviglia di persone!
Dimenticavo che ci ha riempito di biscottini «per il viaggio!».
23 luglio 2023
Serata magnifica sotto i platani nella piazza Mitropòleos di Atene, dopo una mattina di camminata intensa.
Il tempo è volato con il nostro Maurizio!
25 luglio 2023
Un saluto al gruppo con questo kulùri, bello e buono, con sesamo bianco e sesamo nero, che abbiamo mangiato ieri mattina nel corso della lunga camminata.
Come si vede, il centro di Atene è tutto un cantiere.
I lavori su tante strade e un gran viavai di persone non riescono però a toglierle il suo fascino.
Ieri Giancarlo aveva Manifestato il desiderio di vedere alcuni luoghi e una strada in particolare che Jannis Marìs nomina nei gialli che sta traducendo. Ci siamo andati, passando per la via Vukurestìu, quella dei negozi super lussuosi.
Come diceva il personaggio di "Blade Runner", che raccontava aver visto cose che noi umani ecc , abbiamo visto oggetti di lusso disumano.
Solo per un esempio, cito qui una collana, completamente di diamanti, che aveva la lunghezza e lo spessore di una catena da tracolla per borsa!
Non ricordavo, dall'ultima volta che ci eravamo passati, tanta esagerata opulenza, anche se è risaputo che la zona offre certi spettacoli. Devo anche ammettere che tutto o quasi era esteticamente molto apprezzabile.
Dopo queste "visioni allucinanti", siamo arrivati nella zona che Giancarlo desiderava vedere e abbiamo passeggiato per il quartiere Kolonàki, che non vedevamo entrambi da tanto e che va per nominata come zona elegante.
La considerazione finale che risulta dall'attenzione che abbiamo posto all'architettura delle abitazioni civili è che molti palazzi somigliano a edifici che abbiamo anche noi a Taranto (tranne per il fatto che a Taranto sono pochissime le terrazze e terrazzi e perché si sono sfruttati in modo irrazionale tutti i buchi possibili per costruire piani in più), anche in quartieri non considerati eleganti.
Però la differenza è che qui ad Atene sono tenuti tutti uniformemente a puntino, evidentemente con una manutenzione privata costante, e poi anche che qui, nelle strade del quartiere, per quanto non larghe, ci sono più alberi, che rendono, come sempre, più gradevole l'ambiente.
Dopo questi giro di architectural watching 😂
ci siamo precipitati per fare in tempo al cambio della guardia, che ha goduto di una buona partecipazione di pubblico nonostante la temperatura, ma, del resto,
qui si sta proprio bene, perché non c'è umidità.
Successivamente siamo andati al grande mercato comunale e ai negozi di alimentari lì intorno, non vedevo l'ora!
Uno spettacolo meraviglioso per la vista, l'olfatto, il gusto.
Nel pomeriggio e in serata, poi, ancora in giro per i negozi, questa volta nelle strade turistiche.
Ed ecco Giancarlo ritratto in taverna , a conclusione di una giornata un cui abbiamo girato, alla fine senza neanche accorgercene, per molti chilometri.
Stamattina invece abbiamo camminato un po' meno.
Siamo andati nella zona in cui ci sono alcune librerie, non è lontano da da dove alloggiamo, per cercare la libreria Aiora (la pronuncia è Eòra, perché hanno traslitterato rendendola pari pari con le lettere che compongono la parola greca e non rendendo la pronuncia della parola).
È una casa editrice che pubblica autori greci tradotti in diverse lingue.
Nella nostra biblioteca sociale abbiamo già tre libri di Aiora e ne abbiamo comprato un altro.
Poi, di nuovo in cammino!
26 luglio 2023
E col mio buongiorno di oggi, esprimo da Atene gli auguri alle nostre Annamaria e Anna😘
Buon onomastico!
Buon pomeriggio al gruppo!
In privato mi chiedono aggiornamenti.
Ieri non ho scritto niente e si accavallate le notizie.
Eravamo rimasti all'altroieri mattina, all'acquisto del libro per la biblioteca.
È una edizione bilingue!
In serata siamo andati a trovare Sakis Tsilikis, autore della colonna sonora dell'opera teatrale "Nata a Costantinopoli", che ha preferito incontrarci a casa sua.
E che ambiente interessante, ricco di ricordi artistici, locandine, strumenti!
E quanti racconti, del passato e del presente, da parte sua e della moglie Tula, insegnante e scrittrice, autrice, fra l' altro, dei testi del disco bellissimo di Sakis "In viaggio con Odisseo".
Ho pensato alle francesiste di questo nostro gruppo: sarebbero impazzite vedendo la serie dei libri scritta da Tula sui cantautori francesi!
Avevano invitato all'incontro anche Vasia Zilou, la cantante che ha cantato la "Canzone di Eleni", ma stava con la schiena bloccata e ci siamo parlati per telefono.
Con Eleni abbiamo fatto una videochiamata San Pietro in Bevagna - Atene.
Due parole voglio scrivere, come sempre, sulla città.
Sakis e la moglie abitano a Kallithèa e abbiamo deciso di andare a piedi, per non perderci, come al solito, niente di Atene.
Abbiamo percorso sei chilometri.
A parte il fatto che, da bravi Tarantini, ci pesano un pochino le salite perché siamo abituati a camminare in piano 😅, è sempre un piacere attraversare i quartieri.
Una tranquillità! Bei palazzi che non sono casermoni, ricchi di piante, alberi lungo le strade, ciotole d'acqua a disposizione degli animali dappertutto e gatti numerosi che passeggiano, rilassati e sereni.
Al ritorno, però, abbiamo preso la metro, perché altri sei chilometri, dopo tutta la camminata mattutina, ci avrebbero stancato.
Ieri mattina, invece, siamo andati a Kesarianì per visitare il luogo in cui il primo maggio del '44 furono fucilati dai Tedeschi duecento prigionieri, come rappresaglia per la morte dei quattro militari tedeschi a Molai, in Laconia.
Ricorderete che alcuni fra noi hanno partecipato alla visione di gruppo on line del film, di Pandelìs Vùlgaris, sceneggiatura di Joanna Karistiani, che racconta quegli avvenimenti, la fucilazione dei duecento e la precedente prigionia.
Titolo: "To teleftèo simìoma", (l'ultimo bigliettino).
Il monumento si trova in un bellissimo parco e spero che ci possiamo incontrare per mostrarvi le immagini.
Anche per la passeggiata di ieri mattina (5 km) valgono le stesse considerazioni: Kesarianì è una bella zona tranquilla, con alberi che ombreggiano, i palazzi non ti chiudono la vista del cielo, tante le terrazze ricche di piante.
Nella piazza una varietà di taverne, con scelta fra pesce e carne.
In attesa dell'arrivo del pesce 🐟
Tutto buonissimo.
Siamo tornati con l'autobus e dopo un po' di riposo, la sera di nuovo in giro e ancora in giro, insomma anche ieri tanti chilometri.
29 luglio 2023
Un saluto al gruppo.
Anche se ricevo richieste di aggiornamento, non vorrei tediare.
Eravamo rimasti a mercoledì sera.
Per riassumere, dirò che, dopo aver concluso la serata nella zona pedonale che circonda l'Acropoli, abbiamo poi dedicato giovedì e ieri all'andare in giro per negozi, per osservazione dei particolari architettonici dell'edilizia privata (soprattutto) e pubblica, al passare a tappeto i negozi turistici, ponendo però contemporaneamente molta attenzione agli edifici che li ospitano.
Non me ne sazio mai!
E anche difficile descrivere in poche parole la bellezza di Atene, città di solito così maltrattata nell'opinione generale perché poco e male osservata.
E i negozi di spezie e aromatiche, di saponi e spugne, di ingredienti per tisane, di frutta secca?
Li citava, ma tanto brevemente, anche Markaris nel libro in cui racconta la sua vita, parlando degli odori di via Evripìdu che gli ricordano la polis.
E il fascino del grande mercato comunale, anch'esso in un edificio d'epoca, che è però condiviso anche dai piccoli mercati di quartiere.
Insomma, è impossibile trasmettere tutto questo in una chat, ma abbiamo un bel po' di materiale che può essere spunto per incontrarci.
Ieri, tornando da Atene a Ioannina, siamo andati a Zàlongo per arrampicarci fino al monumento (cercatelo sulla guida di Antonio).
Abbiamo contato 421 gradini, ma fra una rampa e l'altra si inserivano dolci e lievi salitelle senza gradini.
Il panorama era, come si può immaginare, mozzafiato perché si vedeva anche il mare, oltre le montagne.
Qui però un particolare merita di essere riportato: eravamo in macchina, nell' ultimo punto in cui le auto possono arrivare, un po' sconfortati, non perché sia la più aspra che ci sia mai capitata, anzi, per esempio la salita a Palamìdi a Nafplio è di 900 gradini, ma perché avevamo alle spalle una media di 15 km al giorno percorsi per tanti giorni e temevamo che le scarpe non resistessero e si rompessero a metà dell'ascesa.
È arrivata una macchina, ha frenato di colpo vicino a noi: il guidatore ci ha spronato dicendo di non pensare nemmeno a rinunciare, «... dovete salire, non ci state a pensare, siete fumatori?» «No, no!»
«Avete l'acqua? Andate! Sono solo 300 gradini!»
Ha detto una bugia sul numero, ma ancora lo stiamo ringraziando.
Eccolo più da vicino.
Stamattina, ancora in giro per Ioannina, perché anche qui le strade e le case sono piene di fascino e i negozi... pieni di argento, rame, ottone, anche se pare che il pubblico non sia più tanto appassionato di questi generi di oggetti di antica tradizione, che è destinata, anche dalla testimonianza degli addetti ai lavori, a subire un triste abbandono.
Anche qui, di sera, ma anche di mattina, la vivacità dei tanti locali con tanta gente, tanti giovani (che fa l'università!), con le cicale che fino a tardi regalano il loro canto, con la luna che si riflette sul lago, l'atmosfera è incantevole.
30 luglio 2023
Oggi ultimo giorno qui.
Nel pomeriggio andremo a Igoumenitsa, dove dormiremo nello stesso posto in cui abbiamo dormito una notte all'andata, appena sbarcati.
Sul Lungolago, dalla parte opposta a quella che costeggia la cittadella fortificata e il quartiere centrale dei negozi tipici.
La cittadella, il kastro, è individuabile, soprattutto per la presenza del minareto, a sinistra (per chi guarda) della testa di Giancarlo.
Ieri abbiamo vissuto una serata veramente da favola:
dalla mattina era stato chiuso il traffico da quella parte del Lungolago, che piano piano, si è svuotato, anche di tutte le auto parcheggiate, perché era stato lasciato libero il senso di uscita dalla zona. A sera tutto il tratto era completamente libero.
Il canto delle cicale è stato sostituito, sempre piano piano, da quello degli uccelli.
La passeggiata, quasi al buio, perché su quel lato ci sono solo due o tre bar e perché le enormi chiome degli alberi coprono i lampioni, aveva qualcosa di paradisiaco.
Si camminava, nello spazio del centro della strada "conquistato", fra tricicli e biciclettine dei bimbi e gruppetti di pedoni che parlavano a bassa voce.
È difficile descrivere la situazione: camminavi al centro della strada, che sembrava naturalmente ancora più larga perché completamente libera, con la possibilità di vedere liberamente il panorama di fronte, con i paesini illuminati sulle montagne, e alle spalle le mura del kastro. Ogni particolare era libero dalla presenza delle file di auto parcheggiate. Stupendo, più del solito.
E il " resto del mondo"?
A poca distanza da noi, in un contesto diverso, ma altrettanto bello, fra il vociare pieno di entusiasmo delle comitive, la musica dei locali, e il passeggio continuo, sia nel resto del Lungolago, sia nelle affascinanti strade e stradine del centro storico.
Lasciando il nostro alloggio, stamattina, dopo i saluti e gli auguri che ci siamo scambiati, di buon viaggio per noi, quelli reciproci di buona salute e buon proseguimento per l'inverno (c'è un'espressione particolare che indica il "dopo estate"), la padrona di casa ci ha detto che doveva andare a bere un caffè dalla sorella, e che potevamo lasciare tranquillamente tutto aperto.
L'altroieri, tornando da Atene, avevo avvisato per telefono che saremmo arrivati tardi, non l'abbiamo trovata, ma si è materializzata dal nulla una signora che ci avvisato che avremmo trovato la chiave alla porta.
Dopo un po', è arrivata la padrona che ci ha chiesto se ci avesse accolto la cognata. Le ho risposto che non era la cognata, ma una signora bionda e allora mi ha detto che era una vicina.
Potenza dei "servizi segreti" del paese!😉
Non c'è un prezzo per questa tranquillità a sette stelle!
L'Epiro ha spiagge e mare di una bellezza indescrivibile, ma qui siamo molto lontani dalla costa.
Anche ad Atene abbiamo preferito "il cuore" della vita cittadina, che è ricco di fascino.
Da Atene, poi, anche se la distanza dal mare è molto più breve rispetto a quella di Iànnina, non è tanto facile andare a mare come invece lo è per noi a Taranto.
31 luglio 2023
Buongiorno al gruppo!
Come il primo giorno, colazione al panificio "Bellos".
Da notare, nell' arredamento ultramoderno, l'omaggio alla tradizione rappresentato dal piano in marmo, a misura precisa dei tavolini dei "bugatsadiko" di una volta.
E oggi, invece della pitta, abbiamo scelto proprio una bugatsa.
Quante navi ieri sera in porto...
Stamattina avevano salpato le ancore.
Si rientra.
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