mercoledì 16 novembre 2022

Il video della conversazione di Silvana Giuliano del 14 novembre 2022

 Sul canale YouTube del Dopolavoro Filellenico la registrazione della conferenza on line tenuta da Silvana Giuliano per Comitato di Taranto della Società Dante Alighieri e Dopolavoro Filellenico.




venerdì 11 novembre 2022

Ricette e gastronomia a teatro fra Napoli e Grecia

 Per iniziativa e su invito del Comitato di Taranto della Società Dante Alighieri, presieduto da José Minervini che è anche nostra amica fedele e fidata socia, abbiamo partecipato all'organizzazione e proponiamo l'evento di lunedì sera 14 novembre 2022 in piattaforma Google Meet, la conferenza dell'amica preziosa e fidato membro del Dopolavoro Filellenico, Silvana Giuliano.

In occasione della settima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (14-20 novembre 2022) la nostra cara Silvana, che è giornalista e sommelier, ci proporrà col suo consueto brio una interessantissima divagazione sulle figure di due principi del teatro italiano e napoletano, Eduardo De Filippo e Antonio De Curtis.
"Dai prodotti DOP ai ricettari di Eduardo e Totò" si intitola, infatti la conversazione che terrà dalle ore 17,00 e che potremo seguire al link 

https://meet.google.com/tck-asxi-mok .

José introdurrà e modererà la serata che vedrà la partecipazione degli attori Ascanio Cimmino e Bettina Calcagno, della Compagnia Instabile "Napolinscena" i quali declameranno alcune delle più celebri poesie che Eduardo ha dedicato alla cucina e alla gastronomia.




lunedì 17 ottobre 2022

Visita all'eremo di padre Kiriakos

     Una delegazione di soci e amici del Dopolavoro Filellenico guidata dal presidente Giancarlo Antonucci ha visitato domenica 16 ottobre 2022 l'eremo di padre Kiriakos Cantore, monaco e iconografo, nelle campagne di Mottola in provincia di Taranto. 












    Da anni amico dell'associazione filellenica, il religioso ha celebrato nella mattinata la sacra liturgia cattolica con rito orientale e si è successivamente intrattenuto con gli ospiti illustrando la sua chiesa e la sua produzione artistica. 





    Nel corso dell'incontro, il presidente del Dopolavoro Filellenico ha consegnato a padre Kiriakos, in virtù della sua attività pittorica, la tessera di socio onorario. 

«Pur essendo l'associazione laica, aconfessionale, apartitica - ha dichiarato il presidente - apprezzandone la missione religiosa e le doti pittoriche, abbiamo voluto cooptare padre Kiriakos nel nostro gruppo come amico, come filelleno e come artista».





    Alcuni soci si sono infine fermati a pranzo con il religioso e hanno trascorso la giornata illustrando i programmi, i progetti e le attività future.









giovedì 15 settembre 2022

Intervista radio Rai ad Angelo Saracini su Irene Papas

    Sul canale Soundcloud del Dopolavoro Filellenico, a questo indirizzo, abbiamo aggiunto la conversazione che all'indomani della scomparsa dell'attrice e cantante greca Irene Papas, molto nota e amata anche in Italia, il nostro socio onorario Angelo Saracini ha avuto con i conduttori della trasmissione radio di Rai 1 Menabò del 14 settembre 2022.

Di seguito il link della registrazione per poterla seguire:

Intervista ad Angelo Saracini

Qui invece il link all'intera puntata: Menabò del 14 settembre 2022



Irene Papas


mercoledì 27 luglio 2022

Cenaforum d'estate il 26 luglio 2022

 Grazie alla generosa disponibilità della padrona di casa ed amica, Filomena, i soci del Dopolavoro Filellenico si sono riuniti per una fresca serata estiva nel giardino della villa a mare della loro ospite per la visione della storia per la televisione Delitto dietro le quinte, che la televisione greca ha tratto dall'omonimo romanzo poliziesco di Iannis Marìs.

Nel corso della serata è stata cooptata come nuova socia del Dopolavoro Filellenico l'amica Paola Cavallo che già da tempo seguiva le nostre attività.












Dopo la visione del film, come al solito, fine di serata dedicato alla conversazione amabile con i prodotti della cucina preparati e portati da ognuno dei presenti.






giovedì 17 marzo 2022

Il cinema ellenico a scuola

    Nei giorni scorsi le classi 5AG dell'indirizzo professionale Produzioni industriali per il Made in Italy e 5AT dell'indirizzo tecnologico Grafica e Comunicazione dell'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali Liside di Taranto hanno assistito alla proiezione on line, attraverso la piattaforma Google Meet, del film greco Eteros egò (Έτερος εγώ), realizzato nel 2016 dal regista ellenico Sotiris Tsafulias. Guidate dalle professoresse Paola Cavallo, Filomena Candida Faliero e Piera Cardellicchio, le due classi si sono collegate con il presidente del Dopolavoro Filellenico, prof. Giancarlo Antonucci, che in precedenza aveva tradotto e sottotitolato il film per gli italiani e aveva realizzato una scheda di lettura dello stesso film (per la serie Il cinema in un ciak - Pillole di film al link https://youtu.be/zvRjZWSfoVA). Alla fine della visione, che ha sollecitato l'interesse dei giovani spettatori e la condivisione delle riflessioni a causa anche dell'impatto emotivo che la trama della storia suscitava, le docenti e gli allievi hanno inviato, al presidente e alla nostra associazione, alcune loro riflessioni che riportiamo di seguito:


Giovedì 10 marzo le classi 5AG e 5AT dell’I.I.S.S. Liside hanno incontrato il Prof. Giancarlo Antonucci, Presidente dell’associazione culturale “Dopolavoro Filellenico” da molti anni attiva a Taranto nella promozione e sviluppo della cultura, civiltà e lingua neogreca; grazie a questo incontro è stato possibile presentare agli alunni il film, tradotto e sottotitolato proprio dal prof. Giancarlo Antonucci, Eteros egò del regista Sotìris Tsafùlias, 2016.
L’occasione è stata propiziata dalla passione che gli alunni delle due “classi gemelle” hanno per il cinema, al quale dedicano buona parte delle loro energie, destinate sia ai percorsi curriculari che di PCTO; durante l’anno scolastico ancora in corso, infatti, hanno partecipato quali giurati ad un concorso internazionale di cinematografia per ragazzi (dagli 8 ai 25 anni, divisi per fasce di età) e girato un cortometraggio su sceneggiatura originale. La visione della pellicola Eteros egò è stata preceduta dalla fruizione della presentazione del film, realizzata dall’amico Giancarlo Antonucci, che ha ricompreso anche la scheda tecnica; ciò ha consentito una visione più agile del film che si connota per la intensità del plot e delle tematiche trattate, pregustando, così, il fascino che il fil rouge svelerà nella conclusione.
Gli alunni hanno seguito la proiezione appassionandosi alla vicenda e, dai commenti raccolti nella immediatezza, sia nel corso dello svolgimento che al termine della visione, ed in seguito, in un’analisi a freddo, hanno focalizzato i punti di interesse.
Riporto subito l’interesse di Alessia Venneri che, semplicemente, ha manifestato il desiderio di imparare a leggere la lingua greca dei motti pitagorici, attratta dai caratteri così esotici per lei, avvezza piuttosto allo slang dei social media; il rilievo di Gabriele Vicari che ha apprezzato soprattutto il ritmo sostenuto della narrazione, inframmezzata da episodi ineludibili e cruenti.
Luigi Pantile, invece, confermandosi l’intellettuale del gruppo, ha subito colto la scottante problematicità di una delle tematiche che ha fatto da sfondo alla vicenda principale (il “fine vita” del padre di Dimitris Lainis) per poi precisare di essere stato catturato dal simbolismo della simmetria tra le cifre dei” numeri amici” di Pitagora 220 e 284 e gli eventi criminosi: «l’esperto matematico che aiuta il criminologo! Chi l’avrebbe detto, la prof. di “mate” sarà contenta!» ha concluso, ma poi, continuando: «mi è piaciuto che alla fine Dimitris Lainis, il criminologo, abbia lasciato andare Danai-220, perché…è vero che ha ucciso cinque persone, ma non si può dire che fosse un’assassina; è stata giustizia; tutto è nato da un’ingiustizia (la morte di Kleio-284, il processo che ha coperto l’arroganza dell’autore del sinistro e dei suoi “complici”) e tutto si è riequilibrato, alla fine».
Jennifer Campanella, che ha guardato il film letteralmente protesa verso lo schermo, è stata coinvolta soprattutto dalla sorpresa che l’ha colta nello scoprire che l’autore degli omicidi in serie in realtà non era Manthos, il fidanzato sfregiato e inabile, come sospettato, bensì l’amica del cuore della vittima; è stata colpita dalla raccomandazione del nonno che sceglie l’incanto di un dono inusuale (due medaglioni: uno con l’effige di Pitagora e il numero 220 e l’altro con il numero 284), ma colpita soprattutto dalla fedeltà dell’amica che si spinge fino all’estremo limite della trasgressione; anche per Jennifer non si è trattato di vendetta ma della conseguenza naturale dell’amore vero di un’amica, l’altro sé della vittima/il numero amico.
Un’esperienza molto positiva per ragazzi che da poco si misurano con la decodifica del linguaggio di un’arte così complessa come il cinema e che da poco si affacciano a curiosare il panorama che il mercato propone come alternativa ai consueti canali commerciali.
In questo caso, sono stati inconsapevolmente ricondotti alle proprie radici socio-culturali grazie al rimando, che la trama realizza, al conflitto incarnato da Antigone e che tutt’oggi ci agita: l’eroina sofoclea, da sempre considerata il simbolo della lotta contro il potere, della ribellione romantica e solitaria, giocata con la forza della legge morale/divina che ritroviamo dentro di noi, contro il dominio ingiusto di un tiranno senza limiti; oggi questo tiranno non si chiama Creonte naturalmente, anzi non ha una personificazione in uno stato democratico, ma si riconosce nella tracotanza arrogante dei soliti plutocrati corrotti e corruttori, così diversi dalla vita semplice dei giovani spettatori che al nomos hanno preferito, di slancio, la disobbedienza civile e/o comunque la trasgressione compensativa: che cos’è davvero un criminale? tutti hanno considerato che Danai la Killer, consapevole di aver violato l’ordine sociale, ha sempre agito nell’ombra, nascondendosi allo sguardo di tutti (Gabriele aggiunge: forse anche per mantenere il pudore del sentimento di profonda amicizia verso l’altro sé) per poi sparire altrove; Jennifer conclude che il protagonista, alla fine di tutta la storia, inizia una nuova vita: riesce a “salutare” suo padre, una vittima anche lui come l’amica di Danai, e tenta di frequentare una ragazza, come se la giustizia cercata da Danai con tutti quegli omicidi avesse liberato anche lui dal peso del torto subito dal padre.
L’auspicio è che sia possibile favorire che le nostre radici culturali si appalesino ai nostri ragazzi quali radici comuni alla cultura neogreca che ancora oggi ravviva le tematiche che da sempre chiariscono le dinamiche dell’uomo che, di fronte al potere e al sacro, non si arrende nell’esercitare lo scatto dell’io e della libertà, ricercando tentativamente la giustizia, la bellezza, la felicità.

L'auspicio del Dopolavoro Filellenico nel ringraziare le docenti e gli alunni per il contributo critico, e di tutti – in vista anche di ulteriori incontri e approfondimenti con le scuole e le associazioni - è che la visione abbia solleticato l'interesse degli spettatori, docenti e studenti, per quegli aspetti della cultura, della civiltà e della lingua greca, e che li avvicini con curiosità anche alle attività del Dopolavoro Filellenico, associandosi e sostenendo la promozione del filellenismo nel nostro Paese, nella nostra comunità e fra i nostri amici e conoscenti attraverso le attività dell'associazione.


mercoledì 9 febbraio 2022

Giornata Mondiale della Lingua Greca 2022

 Celebrazione della Giornata Mondiale della Lingua Greca. Il Dopolavoro Filellenico lo fa con un linguista d'eccezione, per competenza ed esperienza, e con un contributo di pubblico altrettanto attento, consapevole ed interessato.

Maurizio De Rosa, traduttore, filologo, autore di testi di grande rilievo sulla lingua e letteratura greca, socio onorario del Dopolavoro Filellenico, ha conversato con i soci, colleghi, ospiti, appassionati che lo hanno seguito con grande attenzione, di «Tradurre fra greco e italiano, mediazioni e compromessi».

In una lunga diretta on line la lingua ellenica, nella sua millenaria diacronicità, è stata protagonista dell'analisi, dello studio, della conversazione dotta ma amichevole fra i convenuti, che hanno esaminato e condiviso le difficoltà e le soddisfazioni delle operazioni di traduzione di un testo fra le due lingue.

Patrocinato dal Consolato Onorario di Grecia in Italia per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, l'incontro si è svolto l'8 febbraio 2022, alla vigilia della Giornata ufficiale di celebrazione.

Il Dopolavoro Filellenico, fin dalla sua programmazione e successiva istituzione ha sostenuto l'iniziativa della Giornata della Lingua Greca, realizzandola per primo nella città di Taranto.

Ufficialmente fissata dal Parlamento ellenico per il 9 febbraio di ogni anno, in ricorrenza della data di morte del poeta greco Dionisios Solomos, autore - fra l'altro - dei versi dell'Inno nazionale ellenico, l'Inno alla Liberà, Ύμνος εις την Ελευθερία, la manifestazione culturale è ormai una realtà in tantissime città italiane e del mondo, grazie alla partecipazione di associazioni filelleniche, Comunità, scuole, istituzioni culturali.

«Costruire ponti fra le lingue» è stato il tema che il Dopolavoro Filellenico ha voluto condividere quest'anno prendendolo in prestito dall'ideatore dell'iniziativa, il prof. Iannis Korinthios, rappresentando nella propria locandina uno dei tanti bellissimi ponti di Grecia, il Ponte di Arta, in Epiro.


La registrazione della conversazione di e con Maurizio De Rosa è disponibile sul canale YouTube del Dopolavoro Filellenico:




LA CANZONE DEL GRUPPO - ΚΑΠΟΥ ΘΑ ΣΥΝΑΝΤΗΘΟΥΜΕ

Abbiamo scelto questa canzone perché in qualche modo ci rappresenta, anche se è una condizione piuttosto comune a molti nella nostra epoca. Anche noi quando dobbiamo riunirci, per un motivo o per l'altro, per impegni di uno o dell'altro, troviamo difficile se non impossibile incontrarci. Inoltre è cantata da un gruppo di bravi artisti affiatati che speriamo possano portare fortuna alla nostra associazione. Cliccando qui possiamo trovare il testo e la traduzione in italiano