La nostra socia giornalista Alessandra Carpino ha assistito alla conferenza stampa di presentazione delle Giornate Elleniche di Taranto e ha stilato il resoconto che pubblichiamo di seguito e che è stato pubblicato anche dalle testate web Mondogreco e Mondorossoblu:
“Giornate
Elleniche di Taras”: l’evento per la prima volta a Taranto,
dall’1 al 3 dicembre 2017
Il
legame fra Italia e Grecia attraverso riflessioni ed arte, lezioni
del passato e meditazioni sul presente
Sintesi
di un’atmosfera panellenica. Sviluppata attraverso riflessioni e
convegni, testimonianze e studi, rigorosamente nel rispetto
dell’eredità della Storia e della Cultura, e nell’approfondimento
dell’Attualità, fra Crisi e Bellezza. Il tutto sotto l’egida di
un rapporto che affonda le radici nell’antichità e che conosce
un’evoluzione destinata all’eternità stessa: quello fra l’Italia
e la Grecia. E’ stato
illustrato ufficialmente a Taranto
il programma delle “Giornate
Elleniche”,
manifestazione itinerante che debutta nel capoluogo ionico. L’unicità
di un Evento: le “Giornate
Elleniche di Taras”
si svolgeranno dall’1 al 3 dicembre: artefice e promotore
dell’iniziativa è il professor Marco
Galdi, Presidente della Società Filellenica Italiana,
il quale ha coordinato il confronto al tavolo dei lavori insieme con Maria
Koutra, Presidente della Comunità Ellenica di Taranto “Maria
Callas”, entrambi
coadiuvati dal professor Andreas
Andreou, Segretario della Federazione delle Comunità e Confraternite
Elleniche in Italia.
“Le
Giornate Elleniche nascono come appuntamento annuale dei filelleni
italiani e della diaspora greca in Italia -
esordisce Marco Galdi -
Il filellenismo in
Italia è un movimento antico, caratterizzato da un substrato
culturale particolarmente impegnativo, poiché attraverso l’opera
dei licei classici si forgiamo appassionati della Grecia. Da anni
mancava una realtà organizzata di filellenismo a livello nazionale
che, dal 2014, esiste con la Società Filellenica Italiana. A
Taranto, antesignani di questa esigenza sono stati gli amici del
Dopolavoro Filellenico, associazione presieduta dal professor
Giancarlo Antonucci”.
Racconta la genesi della speciale manifestazione, il presidente della
Società Filellenica italiana: “La
prima iniziativa inerente le Giornate Elleniche è coincisa con una
settimana di convegni ed esibizioni svoltisi nell’antica Elea, poi
le stesse sono state strutturate in tre giorni: la nuova formula è
stata adottata a Cuma nel 2015 e nell’antica Pithekoussai - Neapolis
(Ischia Napoli) lo scorso anno”.
La scelta del capoluogo ionico come sede dell’evento è stata
ponderata saggiamente: “Taranto
vanta un ruolo straordinario nella storia greca, talvolta un po’
disconosciuto per la sua diversità: si tratta dell’unica colonia
fondata dagli Spartani. Continua a esaltare una realtà di
filellenismo importante - spiega
il professor Galdi-
Determinante è stata la strettissima cooperazione con la neonata
Comunità Ellenica “Maria Callas”, presieduta da Maria Koutra, la quale testimonia la presenza della diaspora greca
sullo stesso territorio”.
Il
progetto consta di una sinergia precisa fra enti: “La
manifestazione si svolge ogni anno in una città diversa -
commenta il presidente originario di Cava dei Tirreni - Stabilmente,
l’iniziativa è organizzata dalla Società Filellenica Italiana,
che mi onoro di presiedere, e dalla Federazione delle Comunità e
Confraternite Elleniche in Italia, rappresentata dal Segretario
Generale professor Andreas Andreou. Simboleggia il momento d’incontro
ufficiale di tutte le aggregazioni di matrice ed ispirazione greca,
esistenti da Nord a Sud, isole comprese”.
Preziosa si è rivelata la collaborazione con l’Istituto per la
Storia e per l’Archeologia della Magna Grecia, coordinato dal
professor Aldo Siciliano: “E’
una perla, organizza da oltre cinquant’anni un Convegno che
equivale ad un punto di ricerca storica ed artistica di altissimo
livello, anche di valore didascalico. Forse non è un caso che
l’organo sia stato creato a Taranto”.
La componente ellenica sul territorio italiano è massiccia ed
appassionata, e Marco Galdi la loda, dati alla mano: “Alla
triade di Giornate che ci apprestiamo a celebrare parteciperà anche
la Società Filellenica Lombarda, costituita da un anno. In Italia
vivono circa 45mila greci, ma il numero è superiore ed aumenta a ben
400mila, considerando che gli ellenici che non hanno acquisito la
cittadinanza italiana non sono stimati dall’Istat. Tutti preservano
con orgoglio una forte identità greca”. E
quella della Società Filellenica Italiana appare come una genuina
missione di confronto e legame, spirituale e pragmatico: “Il
nostro compito, da statuto, è chiaro: migliorare la consapevolezza,
soprattutto al cospetto delle giovani generazioni, del debito enorme
che la civiltà occidentale ha nei confronti dell’Ellade -
chiosa il presidente Galdi - Noi
non parleremmo come parliamo, non ragioneremmo come ragioniamo, non
saremmo ciò che siamo se non fossimo “figli della Grecia”. Vale
per tutti gli italiani, a maggior ragione per coloro che abitano
nella magnifica Taranto, città votata ad antichissime tradizioni nel
settore”.
Preservare
orgogliosamente l’identità ellenica da una parte, esaltare e
riflettere sull’eclettica eredità mutuata dalla stessa civiltà
occidentale, accrescendo la consapevolezza del messaggio che la
Grecia attuale continua ad offrire all’Europa, dall’altra: il
ricco cartellone
consta di riflessioni su argomenti storico-culturali, glottologici,
archeologici; di originali seminari circa il turismo e le questioni
economiche sviluppate sull’asse attuale italo-ellenica; di
esibizioni artistiche inerenti la lirica ed il teatro; sino alle
visite a museo e monumenti incastonati nella Città dei Due Mari. E’
prevista la partecipazione di Esponenti provenienti direttamente dal
mondo Istituzionale ellenico.
Ardente
ed ispirato è il messaggio elargito dal professor Andreas
Andreou, Segretario della Federazione delle Comunità e Confraternite
Elleniche in Italia:
“La Federazione
unisce quindici comunità operative sparse in tutta Italia: l’ultima
in tema di genesi, e ne siamo felici, è la neocostituita Comunità
Ellenica di Taranto.
Il progetto della
manifestazione consta della cristallina grecità profusa da Marco
Galdi: un vero filelleno, è stato tra i pochi italiani ad aver
dedicato un intero suo stipendio alla Croce Rossa Greca, nel momento
di esplosione della crisi nel mio Paese -
rivela - Desidero
sottolineare due aspetti dell’evento in programma: innanzitutto, le
affinità culturali che creano simbiosi fra la Grecia e la Magna
Grecia, tematica costantemente approfondita da autori, conoscitori ed
appassionati delle nostre “amate pietre”, dei nostri monumenti”.
Metafore ed emozioni ad intrepretare il connubio indissolubile con la
madre patria spirituale ellenica: “Volevo
esaltare l’intimità
ininterrotta
dei nostri popoli, inaugurata ventisei secoli fa e mai compromessa,
nemmeno durante le parentesi belliche -
confida il professor Andreou - La
manifestazione è inoltre inscenata sul doppio
binario del “viaggio”.
Il primo è documentato dalle rotte e dalla fondazione delle colonie
antiche, le quali sono state scelte come ubicazione dell’evento, a
partire da Velia (Elea) sino a Taranto, passando per Cuma e
Pithekoussai (Ischia). Il secondo percorso, definito
“contemporaneo”, inizia dal Romanticismo filellenico
dell’Ottocento, che ha coinvolto tutta la nostra area, sino al
turismo di massa dei nostri giorni”. “Il
viaggio moderno regala
un’occasione di scoperta e riscoperta delle nostre origini:
l’auspicio è quello di innamorarsi della nostra cultura, ed è un
messaggio rivolto alle generazioni del futuro -
precisa il sociologo di origini cipriote - E’
stato ripetuto che non si vive di “cultura”, che non si può
sopravvivere dedicandosi alle arti: sono sciocchezze, poiché il
percorso è sì arduo, ma eterno, completo, istruttivo al cospetto di
esigenze e metamorfosi cronologiche”.
Prevista la partecipazione di Esponenti provenienti direttamente dal
mondo Istituzionale greco: “Ad
illustrare simili
prospettive interverranno sia Evridiki Kourneta, Segretaria Generale
del Ministero del Turismo della Repubblica Ellenica, che Alexandros
Triantafyllidis, Presidente della Commissione del Parlamento Ellenico
per i greci all’estero - annuncia
Andreas Andreou -
L’Onorevole Chrysoula Katsavria ricorderà la caratura della data
del 9 febbraio, designata quale Giornata Mondiale della Lingua e
della Cultura Ellenica: sarà effettuato il tentativo di proporla
come tema per l’Onu, anche se i tempi tecnici di valutazione
potrebbero essere lunghi”.
Le
“Giornate Elleniche di Taras” beneficiano del patrocinio
garantito sia dalle Autorità elleniche (Ministero del Turismo
Ellenico; Commissione Speciale Permanente per la Diaspora Greca del
Parlamento Ellenico; Ambasciate di Grecia e di Cipro presso la
Repubblica Italiana), sia dalle Istituzioni italiane (Comune di
Taranto, Provincia di Taranto, Regione Puglia, Marina Militare
Italiana, Università degli Studi di Bari "Aldo Moro",
Dipartimento Jonico "Sistemi giuridici ed economici del
Mediterraneo" dell'Università di Bari, Museo Archeologico
Nazionale di Taranto- MarTa, Licei classici di Taranto
“Ferraris-Quinto Ennio”, “Aristosseno” e “Archita”). La
sinergia d’intenti è completata dall’opera delle associazioni:
l'Istituto per la Storia e l'Archeologia della Magna Grecia, il
Dopolavoro Filellenico, il Club Unesco di Taranto, Kerameion Onlus,
Neopolites-Nereidi di Taras, Nobilissima Taranto, Cavalieri de li
Terre Tarentine, Semele Project, I Sedili di Napoli.
Un
appello intriso di orgoglio, emozione e soddisfazione, quello
regalato dalla “padrona di casa”, dall’artefice
dell’organizzazione dell’evento unico sulle sponde dello Ionio:
Maria Koutra
ha propiziato appena un anno fa la creazione della Comunità
Ellenica di Taranto
“Maria Callas”.
“La nostra
associazione, fondata nel 2016, fa parte integrante della Federazione
delle Comunità Elleniche d’Italia e, pur essendo giovane, ha
operato sin dagli esordi con grande serietà ed impegno, al fine di
ottenere un’armoniosa integrazione ed una vera collaborazione fra
cittadini, nati in Grecia ma residenti a Taranto, anche da
generazioni- commenta
la presidente- Taranto
è un’autentica testimonianza ed una sintesi storico-culturale
straordinaria del passaggio dei greci in Europa, un crocevia
strategico per le popolazioni giunte nel corso dei secoli, da Creta,
dalle isole del Mar Egeo, dal Peloponneso e da Bisanzio, le quali
hanno lasciato tracce indelebili di civiltà comune non solo nelle
impronte archeologiche, ma soprattutto nei costumi, nella lingua,
nello stile di vita, nelle tradizioni, nei mestieri”.
“L’etimologia
ellenica è inequivocabile: “Megale Hellas”, “Magna Grecia”-
dichiara la presidente Maria Koutra- La
curiosità nutrita dai tarantini nei confronti delle proprie radici
deve essere stimolata attraverso manifestazioni e conoscenza dei
patrimoni, ideati dalla comune identità.
Il nostro scopo non è
quello di sostituire iniziative che da anni si succedono nel
capoluogo ionico, quanto di integrarle al fine di facilitare la
comprensione, curando sempre un occhio particolare verso i giovani, i
quali hanno dimostrato un’assetata curiosità, una commovente
disponibilità ed impegno per far rivivere le origini e le basi della
comunità, finora prerogativa accademica.
Per tale motivo,
abbiamo invitato all’evento le personalità della scuola di
Taranto, le quali offriranno il prodotto della loro opera
pedagogica”.
Un’opportunità di crescita e di reciprocità di esperienze: “In
ottica futura, la nostra Comunità intende elaborare un piano che
riguarda un fattore essenziale, che si spinga oltre la cultura e la
storia: la creazione di un ponte naturale fra Italia e Grecia anche
sotto il profilo istituzionale-
ammette con fierezza Maria Koutra- Importantissimo
evento, quello delle Giornate Elleniche: la nostra Comunità
garantisce un umile contributo, per il grande sogno di rinnovamento e
sviluppo che vedrà la nostra città proiettata verso il futuro,
sempre all’insegna della saggezza”.
Ad
sostenere la pregevole iniziativa e ad inaugurare la tre giorni con
un Convegno dedicato appunta ai rapporti dell’antica Taras con
entroterra e coste di matrice ellenica, è preposto l’Istituto
Italiano Magna Grecia, coordinato
dal professor Aldo
Siciliano. “ “Ognuno
custodisce orgogliosamente il mondo greco nel proprio cuore. Il gesto
di grande umanità compiuto dal nostro professor Galdi non è
casuale, poiché appartiene a chi ha una cultura classica ed un amore
per il territorio -
afferma il presidente in questione - Quando
si va in Grecia, si chiede un bicchiere d’acqua e nessuno te lo
vieta: si dall’antichità, gli uomini che vivono sul mare hanno
avuto sempre uno spiccato “senso di ospitalità”. L’Italia è
figlia della Grecia: ricordiamo che piccoli gruppi sono approdati nel
Meridione ed in Sicilia alla fine dell’VIII sec. a.C. ed hanno
fondato una serie di colonie. Essi non hanno qui trovato un luogo
abbandonato, ma indigeni ben organizzati, gli Iapigi, che si
vantavano della propria cultura e di personali radici elleniche. Lo
ribadiranno in fasi successive, anche in costante situazione
bellicosa coi Tarantini”.
Immancabile l’excursus storico ed intellettuale: “Il
concetto di “acculturazione”
è incredibile: nello scambio fra le persone, esiste già
un’integrazione, un reale arricchimento reciproco-
spiega il docente dell’Università del Salento- La
presenza della Comunità Ellenica, del Dopolavoro Filellenico e delle
varie Associazioni testimonia una sincera adesione alla civiltà
ellenica antica e moderna. Rappresentano un’iniezione di
entusiasmo, anche attraverso l’apporto dei giovani: ci carichiamo,
non siamo il passato ma il futuro. E dobbiamo seminare, esattamente
su un territorio che possiede un’ottima base culturale”.
“I momenti devono
essere storicizzati: alla fine dell’VIII sec. a.C. Sparta era una
realtà ben diversa da quella successiva, in contrasto quotidiano con
gli indigeni dell’Italia Meridionale, ma ha saputo crescere ed
assumere un ruolo -
prosegue nella sua dottrina - Altro
luogo comune: “Taranto capitale della Magna Grecia”. Storicamente
si tratta di una definizione inesatta, poiché la Magna Grecia non
era uno Stato, ma un insieme di Poleis accomunato da un’unica
origine ed un’unica cultura. Ad aggiungere l’aggettivo “Megale”
furono gli ellenici trasferitisi nelle nostre terre: un’autocoscienza
del livello al quale erano pervenuti. Riuscivano a dominare lo Ionio,
il Tirreno, ed erano convinti di essere una realtà talmente
significativa da imporsi ovunque.
A tal proposito, è
stato già definito il tema del prossimo Convegno di Studi sulla
Magna Grecia, in programma per fine settembre 2018: “La Magna
Grecia ed il mare”.
Opera incessante da parte dell’Istituto, la quale necessita di
fiducia costante: “L’ISAMG
offre una collaborazione a questa città, cerchiamo di aiutarla a
creare una “cultura”: la sede è a Taranto, ma il progetto
coinvolge tutto il Meridione. Invece di “inseguire” noi gli
amministratori di Taranto, sarebbe bello se una volta gli stessi si
ricordassero che esistono qui importanti istituti culturali, i quali
possono garantire professionisti e referenti al cospetto di precise
situazioni scientifiche -
catechizza Aldo Siciliano - Alla
richiesta degli amici ellenici ho aderito con entusiasmo, insieme con
l’organismo storico-archeologico che presiedo: la cultura,
l’umanità e l’accoglienza sono valori sacri per tutti noi. La
mia chiosa coincide con un augurio ai ragazzi, i quali devono credere
nei propri ideali ed obiettivi, devono essere coerenti, impegnandosi
senza scaricare le responsabilità nella gestione della “polis”,
della “città”, per un futuro migliore.”
Pioniere
del sentimento pan-ellenico a Taranto, incastonato in un’Associazione
specialistica, votata a coniugare la lezione tramandata dalla Grecia
in tutti i settori della vita, con una visione più moderna,
spensierata ed originale della stessa Ellade, attraverso la
condivisione di valori, tradizioni e culture, il Dopolavoro
Filellenico contribuirà
alla tematica esclusiva della Giornata d’epilogo. Giancarlo
Antonucci, presidente
dell’associazione e docente, loda l’operato del suo gruppo di
studenti:
“Sarebbe
semplice dichiarare di essere orgoglioso, felice di essere stato
coinvolto in questa manifestazione dalla Società Filellenica, dalla
Federazione e dalla Comunità Ellenica “Maria Callas”-
esordisce- In realtà,
consentitemi di conservare il mio orgoglio per i ragazzi: in questi
giorni mi hanno fatto spesso commuovere per la loro volontà di
“approfondire”. Noi abbiamo proposto di leggere alcune poesie
greche in italiano: loro mi hanno chiesto di recitarle, di
traslitterarle in greco moderno e di poter imparare la pronuncia, con
la promessa di studiare in seguito la lingua attuale”.
Ispirazioni fresche, inclinazioni da incentivare: “I
nostri studenti sono disponibili a provare nelle scuole, sono persino
venuti a casa mia, per affrettare i tempi della scrittura dei testi.
Come amici, siamo stati in salotto, abbiamo riletto i versi ed
affinato la pronuncia -
rivela il professor Antonucci - Con
loro stiamo preparando una sorpresa, la quale sarà offerta nel
giorno che concorderemo con i responsabili. Devo anche ringraziare le
docenti che hanno accompagnato questa meravigliosa delegazione, ed i
dirigenti per la loro disponibilità, nonostante inevitabili
contrattempi dettati dalle esigenze didattiche”.
Omaggi ed auspici per una collaborazione destinata a rafforzarsi: “E’
necessario ribadire che, per un’Associazione piccola come la
nostra, essere stati di recente affiancati a Taranto dalla nascita
della Comunità, e successivamente anche nell’organizzazione di
questo grandissimo evento, non può che rappresentare un motivo di
orgoglio per me, per il mio direttivo, per tutti quanti i soci che
sicuramente accorreranno alla tre giorni della manifestazione -
dichiara il presidente del Dopolavoro Filellenico - Quello
che a noi manca qui a Taranto, purtroppo, è l’aspetto accademico:
non abbiamo una cattedra di lingua e letteratura neogreca. A noi
dispiace non avere un contatto frequente con l’Università.
Altrettanto sono sicuro che, insieme con gli amici della Comunità e
della Società Filellenica, potremo inaugurare ulteriori e preziose
collaborazioni”.
Come
anticipato, il vasto programma delle “Giornate Elleniche di Taras”
dispensa momenti ludici, musicali e scenici. La presidente della
Comunità Ellenica di Taranto, Maria
Koutra, ha annunciato
l’esibizione di eccellenti professionisti della lirica in occasione
del concerto che concluderà gli incontri di sabato 2 dicembre,
nell’elegante Salone degli Specchi in Palazzo di Città. Una
coincidenza emozionante, offerta dal calendario, poiché si tratta
della stessa data di nascita dell’artista Maria
Callas, avvenuta 94
anni fa. L’appuntamento, che equivale ad un autentico omaggio alla
celebre soprano ed alla poliedricità del suo timbro vocale, è
appunto intitolato “Le
varie metamorfosi dell’Arte Lirica”.
La
giornata inaugurale di venerdì 1° dicembre, invece, consterà di un
corollario sul palcoscenico del Teatro Tatà. “E’
in programma un adattamento delle Baccanti
di Euripide,
tragediografo del V sec.a.C. a cura di Semele
Project, un
gruppo teatrale che comprende artisti esclusivamente della scena
tarantina, diretto da me.
Il gruppo è supportato dalla Comunità
Ellenica “Maria Callas” che ringraziamo tantissimo - è
l’invito formulato da Christiana
Troussa, responsabile
della performance -
Presenta al pubblico una rivisitazione della celebre opera euripidea,
incentrata sul culto di Dioniso, non soltanto dio del vino e
dell’ebbrezza, ma soprattutto dell’equilibrio fra razionale ed
irrazionale, focalizzando i legami fra le culture greca e magnogreca.
L’antica Taras è stata un centro di devozione verso tale divinità,
attraverso i riti misterici a lui consacrati: le caratteristiche
edonistiche sono state mutuate dai balli tradizionali come la
tarantella o la pizzica salentina.”
Alessandra
Carpino
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