mercoledì 27 gennaio 2021

Salonicco, la bella capitale dei Balcani

    Invitato dalla Società Filellenica Italiana, associazione promotrice dell'iniziativa e dal presidente, prof. Marco Galdi, il presidente del Dopolavoro Filellenico, prof. Giancarlo Antonucci, ha illustrato lo splendore della città di Salonicco e la sua plurisecolare drammatica storia nel corso della conversazione realizzata sul canale YouTube della stessa associazione per l'iniziativa "La Grecità in un click".

    Organizzata in collaborazione con Società Filellenica Lombarda, Associazione Italiana di Cultura Classica, Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Salerno e editrice ETPBooks con il patrocinio dell'Ambasciata di Grecia in Italia e Ambasciata della Repubblica di Cipro a Roma, l'iniziativa si propone di sviluppare argomenti legati alla civiltà, alla cultura e alla lingua greca da destinare alla condivisione con associazioni, gruppi, scuole, singoli.

    In occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, l'intervento del relatore si è focalizzato sulla presenza e sulla convivenza delle comunità greca, ebraica e ottomana prima, turca poi, nella bella cittadina macedone partendo dalla lettura del libro di Ghiorgos Skambardonis "Ouzerì Tsitsanis" tradotto in italiano col titolo "L'ultimo rebetiko" per i tipi dell'editrice ETPBooks.

    Dal libro è stato tratto il film omonimo "Ouzerì Tsitsanis" del regista Manusos Manusàkis che non circola in Italia, ma che il prof. Antonucci ha tradotto e sottotitolato in lingua italiana.

    Il libro e il film trattano la storia della deportazione e della morte nei campi di concentramento tedeschi e polacchi degli ebrei di Salonicco, oltre cinquantamila persone delle quali solo meno di duemila tornarono vivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

    La conversazione è propedeutica alla lettura del libro e alla visione del film. 




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LA CANZONE DEL GRUPPO - ΚΑΠΟΥ ΘΑ ΣΥΝΑΝΤΗΘΟΥΜΕ

Abbiamo scelto questa canzone perché in qualche modo ci rappresenta, anche se è una condizione piuttosto comune a molti nella nostra epoca. Anche noi quando dobbiamo riunirci, per un motivo o per l'altro, per impegni di uno o dell'altro, troviamo difficile se non impossibile incontrarci. Inoltre è cantata da un gruppo di bravi artisti affiatati che speriamo possano portare fortuna alla nostra associazione. Cliccando qui possiamo trovare il testo e la traduzione in italiano