(link alla Società Filellenica Italiana)
Se non fosse morto giovane e avesse conquistato anche il mondo occidentale, la storia avrebbe avuto un corso differente. Ma la storia non si fa con i “se” e con i “ma” e la morte di Alessandro il Grande, nel giugno del 323 a. C. pose fine ad una leggenda e ad un impero che si estendeva in tre continenti, Asia, Africa ed Europa. Solo il grande impero romano riuscirà in qualche modo a replicare la grandezza di un solo uomo e le gesta di un condottiero indomito.
Secondo le fonti letterarie il grande comandante macedone sarebbe morto fra il 10 e l’11 di giugno per cause mai ben definite, così come incerto, avvolto da un alone di mistero, è rimasto il luogo della sua sepoltura.
Certamente quest'uomo ha segnato la storia dell'umanità e ancor più l'avrebbe determinata se non fosse scomparso a Babilonia, all'età di soli 33 anni.
Per ripercorrere le gesta di Alessandro Magno nell’anniversario storico della scomparsa, i filelleni d’Italia si riuniranno sabato 10 a Taranto per celebrare la Notte di Alessandro Magno. La Società Filellenica Italiana che ha sede a Cava de’ Tirreni e il Dopolavoro Filellenico di Taranto uniranno le proprie forze per una serata che vuole ricordare la grandezza e il valore di un uomo, di una famiglia di condottieri, di un popolo che ha contribuito a forgiare la storia della moderna Europa.
L’iniziativa dell’avv. Prof. Marco Galdi, presidente della Società Filellenica, è stato infatti accolto con entusiasmo dal prof. Giancarlo Antonucci, presidente del Dopolavoro Filellenico per una sorta di gemellaggio culturale all’insegna del filellenismo.
Già nel 2017 l’associazione di Cava de’ Tirreni aveva scelto la città di Taranto, e la collaborazione del Dopolavoro Filellenico, per le sue annuali Giornate Filelleniche, nel corso delle quali erano accorsi in riva allo Jonio studiosi e amministratori dalla Grecia e da varie città italiane.
Collaborazione che poi è proseguita per altre fortunate iniziative.
Nel corso della serata di sabato 10 giugno, che si terrà con inizio alle ore 18,00 alla biblioteca civica Acclavio, dopo i saluti dell’avv. Antonella Mastropaolo, Console Onorario di Grecia per Brindisi, Lecce e Taranto e del prof. Aldo Siciliano, presidente dell’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia e socio onorario della SFI, ci saranno le relazioni della prof.ssa Maria Clara Ruggieri, già Ordinaria di Museografia alla facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, che parlerà di “Alessandro, maestro di ingenia” e del prof. Giancarlo Antonucci che illustrerà l’eredità del condottiero macedone nella realtà odierna. Intervallata da declamazioni liriche di studentesse del liceo Ferraris Quinto Ennio, la serata si concluderà con la relazione del prof. Avv. Marco Galdi, che interverrà su “Alessandro e il governo del mondo”.