Quest'anno il Venerdì Santo, giorno di Passione della Chiesa Cattolica, ricorrenza religiosa, coincide con la Festa dell'Indipendenza, l'anniversario dell'inizio della liberazione greca dal dominio turco e le prime fasi della cacciata dell'Impero Ottomano dal territorio ellenico nel sud del Peloponneso, dunque ricorrenza civile. Nell'augurare una Santa Pasqua di Resurrezione a tutti i cattolici del mondo che si stringono attorno ai simboli dei Sacri Misteri nelle processioni della Settimana Santa, mentre in Grecia si succedono le sfilate di bandiere e di orgoglio nazionale, rivolgiamo anche un ricordo a quanti martiri, anche italiani, diedero la vita per combattere al fianco dei fratelli greci in nome di un filellenismo di sostanza e non solo di parole, in un epoca storica - quella odierna - in cui l'Ellade ha ancora bisogno di liberarsi da un nemico non meno subdolo e odioso, quello della plutocrazia e quello che una volta si chiamava Ragion di Stato e che oggi dovrebbe essere il nobile ideale dell'Unione Europea, in nome della quale i diritti di molti vengono calpestati in nome dei privilegi di pochi, e ricordiamo che i filelleni del Dopolavoro Filellenico sono al sempre fianco e sostengono la causa greca.
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