giovedì 12 aprile 2012

Il genocidio armeno e "Il libro di Mush"

L'ultimo romanzo di Antonia Arslan che ha per protagonista la stirpe armena e le persecuzioni subite da quella popolazione è stato commentato nel gruppo di lettura Leggere-Leggersi del quale è anima attiva la nostra socia e amica Jolanda Leccese. Dopo aver letto nei giorni precedenti Il libro di Mush, i componenti del gruppo lo hanno commentato in compagnia della prof.ssa armena Mary Avakian che vive da anni a Taranto e che ha illustrato particolari poco noti delle persecuzioni operate dal governo turco nel secolo scorso nei confronti della minoranza armena.
All'incontro nella biblioteca civica Pietro Acclavio era stata invitata una delegazione del Dopolavoro Filellenico, che dopo aver presentato le attività culturali della nostra associazione, su sollecitazione dalla vivace ed interessata platea, ha ricordato le parallele vicissitudini subite dalle comunità greche del Ponto e poi la catastrofe microasiatica di Smirne del 1922 e il pogrom di Kostantinopoli dal 1955 in poi.
Nel commentare il testo, Jolanda si è soffermata in particolare sui due personaggi greci raccontati nel libro, Eleni e Makarios.





Il libro di Mush può essere considerato una riflessione tragica sulla profondità del male e su come gli esseri umani possano affrontare il proprio destino anche quando sulla propria esistenza si abbatte un uragano di violenza e di morte.

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LA CANZONE DEL GRUPPO - ΚΑΠΟΥ ΘΑ ΣΥΝΑΝΤΗΘΟΥΜΕ

Abbiamo scelto questa canzone perché in qualche modo ci rappresenta, anche se è una condizione piuttosto comune a molti nella nostra epoca. Anche noi quando dobbiamo riunirci, per un motivo o per l'altro, per impegni di uno o dell'altro, troviamo difficile se non impossibile incontrarci. Inoltre è cantata da un gruppo di bravi artisti affiatati che speriamo possano portare fortuna alla nostra associazione. Cliccando qui possiamo trovare il testo e la traduzione in italiano