sabato 16 febbraio 2013

I contributi dei nostri amici / 2

Riceviamo e condividiamo un nuovo intervento, anche questo direttamente da Atene, anche questo mediato attraverso un punto di vista importante, un'altra connazionale - come Maurizio De Rosa - che vive, lavora e ha famiglia nella capitale ellenica, e da italiana può osservare col necessario distacco obiettivo, ma anche con tanta partecipazione e sofferenza emotiva, l'evolversi della situazione. Grazie a Tina Grieco per il suo importante contributo.


Con piacere descrivo la Grecia vista da me... da dentro.
In questi giorni si è detto di tutto sulla situazione greca e delle condizioni sociali ed economiche del popolo greco.
La situazione è veramente drammatica!
Il Paese oramai non produce più, tutte le sue industrie sono fallite, chiuse. L'agricoltura, che era l'attività prevalente, oramai inesistente, distrutta. I politici corrotti hanno svenduto tutto quello che hanno potuto.
L'immigrazione è a livelli insopportabili. Circa 3 milioni di immigrati,di cui il 64% di essi è di nazionalità albanese,(infatti la polizia dice che non sanno quanti siano esattamente gli immigrati).

Su di una polazione di 11 milioni, quasi il 30% . La stima della polazione greca nel 2030, tra morti ed emigrati, fuga dei giovani verso altri paesi, scenderà a 6 milioni. La stessa politica, di destra e di sinistra, ha alimentato la xenofobia in Grecia, tanto da far credere ai greci che il problema si possa risolvere chiudendoli in fortezze, “campi” controllati dalla polizia.
Il corpo di polizia, che dovrebbe proteggere i cittadini, quì è addestrato e pagato per reprimere i dimostranti durante le manifestazioni pacifiche. Tutti sanno chi sono quelli che provocano disastri e scontri violenti, nelle manifestazioni.

Spesso sono gli stessi uomini dei corpi speciali della polizia, che fanno il gioco della politica ladrona.
L'unica polizia che difende il cittadino è un corpo di giovani poliziotti su piccole motociclette, formato circa 2 anni fa, che girano giorno e notte, sono giovani, pieni di ideali e disposti a tutto. Tutti i giorni mettono a rischio la loro giovane vita. Spesso ci restano, su quelle strade, abbattuti dai delinquenti che arrivano da tutti i Paesi, armati di kalashnikov.
Se chiedi ad un immigrato perchè ha scelto di venire in Grecia, ti risponde perchè la Grecia è un bordello e puoi fare quello che vuoi, nessuno ti controlla!
La Scuola di polizia greca, oggi, non esiste più. Adesso la polizia è privata. La democrazia è finita!
Le radio non possono più parlare contro la politica, meno ancora della Troica, infatti molti giornalisti sono stati licenziati e alcune radio hanno chiuso i battenti.
Quando dico che non è vero che i greci hanno preso d’assalto i Supermercati non voglio dire che non possa succedere. La gente è disperata, deve fare i conti con la quotidianità, perchè con l’aumento delle tasse, con i tagli degli stipendi e delle pensioni, e per molti la perdita del lavoro, vive con il rischio di perdere la propria casa. Molti ateniesi l’hanno già persa perchè non hanno potuto pagare più il mutuo.
Girando per la città, soprattutto nei quartieri più popolare e poveri, si vedono molte persone che dormono sotto i portici dei palazzi circostanti e nei parchi. Naturalmente non sono tutti Greci, come si dice in rete, molti di essi sono i senza tetto extra comunitari.
Le scuole non hanno più riscaldamento né refezione. Organizzazioni internazionali inviano latte e altro per i bambini. Anche nelle case non si accende il riscaldamento, chi può accende il camino bruciando tutto quello che trova per strada o nei boschi.
I poveri aumentano, secondo dati della confederazione dei lavoratori, la metà della popolazione greca vive sotto la soglia di povertà.
Penso che la rivoluzione greca, iniziata nel 1821 non è ancora conclusa! C'è sempre un oppressore contro cui combattere. Uscire dall'Euro è, forse, l'unica strada da intraprendere per salvarsi, l'unica vera rivoluzione.
E' per questo, qualunque discorso sul ritorno alla moneta nazionale e al controllo dell'economia greca è vietato assolutamente anche parlarne. Chiunque essi siano, professori, economisti, cittadini, nell'Era della libertà della parola, sono derisi, perseguitati, imbavagliati. I giornalisti e tutti i mezzi d'informazione sono in una lista paga dell'Europa (banchieri), perchè la discussione sul ritorno alla moneta nazionale sia bandita dai loro circuiti. Pensa, è come una campagna contro il fumo, che l'Europa finanzia. Persino i giornalisti italiani, ammettono che discorsi sul ritorno alla Dracma non sono permessi fare. L'unica cosa che interessa mostrare della Grecia è la terribile situazione sociale del Popolo greco, affinchè questa immagine funzioni da ricatto su gli altri Popoli europei perchè accettino le condizioni analoghe, finora accettate dalla Grecia.
Questo è quanto penso, percepisco, vedo, sento intorno a me, oggi ad Atene.
 
                                                                                   Tina Grieco

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LA CANZONE DEL GRUPPO - ΚΑΠΟΥ ΘΑ ΣΥΝΑΝΤΗΘΟΥΜΕ

Abbiamo scelto questa canzone perché in qualche modo ci rappresenta, anche se è una condizione piuttosto comune a molti nella nostra epoca. Anche noi quando dobbiamo riunirci, per un motivo o per l'altro, per impegni di uno o dell'altro, troviamo difficile se non impossibile incontrarci. Inoltre è cantata da un gruppo di bravi artisti affiatati che speriamo possano portare fortuna alla nostra associazione. Cliccando qui possiamo trovare il testo e la traduzione in italiano