Insieme con molti altri (all'epoca giovani) studenti greci in Italia, ognuno dei quali conserva un posto speciale nel nostro cuore, sia coloro che poi non abbiamo più incontrato perdendone le tracce, sia quelli - tanti - con cui siamo rimasti in contatto, Roula e Iouli con le loro famiglie sono state fra le prime persone che semplicemente, ognuno con la propria personalità, ci hanno fatto conoscere e amare un popolo, una lingua, uno stile di vita che da allora in poi abbiamo sempre cercato di non dimenticare, di conservare nella nostra esistenza con immutato amore, di far conoscere ai nostri amici.
Con loro, in particolare, e con i loro cari abbiamo condiviso i momenti più importanti della vita, quelli tristi e quelli felici, abbiamo pianto e gioito insieme, e insieme abbiamo mangiato pane e sale (come dicono loro φάγαμε ψωμί και αλάτι) in Italia da studenti, nelle loro case in Grecia, non ospiti ma sempre persone di famiglia, a qualsiasi ora del giorno e della notte come figli, nipoti, fratelli, sorelle, imparando e tentando di ricordare giorno dopo giorno parole, storie, usi, abitudini e dopo tanti anni amando i loro figli come fanno gli zii.
Ora come allora hanno voglia di (ri)mettersi in gioco, attraverso lo studio della lingua italiana, nonostante gli anni trascorsi e nonostante i pensieri e le preoccupazioni di una realtà quotidiana nazionale a tutti nota. Uno studio che non è più una necessità ma un piacere e che le circostanze inattese della vita fanno diventare un piccolo lusso.
Il ringraziamento che oggi rivolgiamo loro va, per una volta, al di là del contributo "giornalistico"...
Con loro, in particolare, e con i loro cari abbiamo condiviso i momenti più importanti della vita, quelli tristi e quelli felici, abbiamo pianto e gioito insieme, e insieme abbiamo mangiato pane e sale (come dicono loro φάγαμε ψωμί και αλάτι) in Italia da studenti, nelle loro case in Grecia, non ospiti ma sempre persone di famiglia, a qualsiasi ora del giorno e della notte come figli, nipoti, fratelli, sorelle, imparando e tentando di ricordare giorno dopo giorno parole, storie, usi, abitudini e dopo tanti anni amando i loro figli come fanno gli zii.
Ora come allora hanno voglia di (ri)mettersi in gioco, attraverso lo studio della lingua italiana, nonostante gli anni trascorsi e nonostante i pensieri e le preoccupazioni di una realtà quotidiana nazionale a tutti nota. Uno studio che non è più una necessità ma un piacere e che le circostanze inattese della vita fanno diventare un piccolo lusso.
Il ringraziamento che oggi rivolgiamo loro va, per una volta, al di là del contributo "giornalistico"...
30 χρόνια μετά
Ποτέ δεν είναι αργά. Λόγια σοφά και εντελώς αισιόδοξα. Ήμασταν 20 χρονών όταν φτάσαμε στο Lecce για να σπουδάσουμε στο πανεπιστήμιο Αγγλική λογοτεχνία. Τώρα καθηγήτριες Αγγλικών πια στο Κιλκίς αποφασίσαμε να ξαναγυρίσουμε στα θρανία και να ξαναθυμηθούμε την ξεχασμένη Ιταλική γλώσσα. Μαθήτριες ξανά με όρεξη και διάθεση να προχωρήσουμε παραπέρα και να πάρουμε και ένα κρατικό πτυχίο γλωσσομάθειας. Όπως και εσείς τα μέλη του DOPOLAVORO αγαπάτε και προωθείτε την Ελληνική γλώσσα έτσι και δυο φοιτήτριες που έζησαν και αγάπησαν την χώρα σας αποφάσισαν να ξαναγυρίσουν και να μελετήσουν (ή ίσως καλύτερα να ξεθάψουν)την Ιταλική γλώσσα.
ΡΟΥΛΑ
και ΓΙΟΥΛΗ
30 ANNI DOPO
Non è mai tardi. Parole sagge e soprattutto ottimistiche. Avevamo 20 anni quando siamo arrivate a Lecce per studiare all’università Lingue e letterature straniere. Adesso professoresse di Inglese alla scuola elementare a Kilkis abbiamo deciso di ritornare alle scrivanie e ricordare la lingua italiana. Discepoli di nuovo con tanta volontà di continuare e acquisire un diploma di lingua Italiana. Più o meno come voi soci del DOPOLAVORO che amate e promuovete la lingua Greca così anche due Studentesse che hanno vissuto e hanno amato il vostro Paese, hanno deciso di tornare e studiare (o forse disseppellire) la lingua Italiana.
BARBARA
e PANAGIOTA (Iouli)
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